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Changing Perceptions of Security and Interventions

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L'allerta per la sicurezza

La percezione pubblica della criminalità gioca un ruolo importante nell'elaborazione delle politiche e degli interventi. Un progetto sostenuto dall'UE ha sviluppato un sistema in grado di far luce sui fattori che influenzano la percezione della criminalità da parte dei cittadini.

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La lotta alla delinquenza rappresenta una sfida comune a tutti gli Stati membri dell'UE. Il senso di sicurezza o di insicurezza dei cittadini non è influenzato soltanto dagli atti criminosi effettivamente perpetrati, ma anche dalla percezione di tali azioni. Spesso, la sensazione di minaccia percepita dalle persone è più forte di quanto suggeriscono le statistiche sulla criminalità, ma talvolta è vero anche il contrario. Data la profonda influenza della percezione pubblica sulla politica, quest'area richiede un'attenzione particolare. Il progetto CPSI ("Changing perceptions of security and interventions") ha condotto alla creazione di una metodologia standardizzata e adattabile per la raccolta, l'analisi, l'interpretazione e il monitoraggio di dati sulla sicurezza effettiva e percepita relativa alla criminalità. Grazie ai finanziamenti dell'UE, l'iniziativa ha sviluppato, testato e convalidato un modello concettuale, una metodologia di ricerca e un sistema di immagazzinamento di dati. I ricercatori hanno inoltre analizzato le questioni etiche correlate a tale aspetto. Tra i principali risultati raggiunti nell'ambito del progetto CPSI, è importante menzionare la distinzione tra gli Stati caratterizzati da un'elevata "paura sociale" della criminalità e quelli che registrano una grande "paura personale". Paesi Bassi, Austria e Svezia rientrano nel primo gruppo, in quanto in queste realtà il crimine viene percepito come questione sociale "esterna". In tali paesi, è stato stabilito, sulla base del numero di reati segnalati, che la paura personale per gli atti criminosi è inferiore rispetto al previsto. Al contrario, gli Stati appartenenti al secondo gruppo, tra cui la Bulgaria e l'Italia, presentano livelli di vittimizzazione medi, ma una segnalazione di atti criminosi al di sotto della media e, di conseguenza, una ridotta paura sociale della criminalità. Ne deriva che la paura personale del crimine è più svincolata dalla sicurezza effettiva rispetto alla paura sociale del reato. Con l'eccezione della Germania, della Francia e del Regno Unito, i cittadini dell'UE non esprimono un livello significativo di paura sul piano della criminalità. Di conseguenza, escludendo l'Italia e probabilmente il Regno Unito, la lotta al crimine viene considerata una sfera d'azione fondamentalmente nazionale e non europea. Il progetto CPSI ha aperto importanti prospettive sulla modellizzazione della percezione pubblica della criminalità, nonché della sua influenza sulla politica. Il sistema e la metodologia sviluppati possono essere inoltre adattati e applicati in numerosi altri contesti.

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