Plastiche a base biologica per le automobili
I settori dell’imballaggio degli alimenti e biomedico hanno avuto un grande successo sostituendo i polimeri biodegradabili a quelli convenzionali e utilizzando i metodi e l’attrezzatura di elaborazione convenzionali. Tuttavia, è richiesta una maggiore ricerca sullo stampo a iniezione e sul termomodellamento per garantire che questi materiali possano essere convalidati per il più esigente ambiente di trasporto. Nell’ambito del progetto ECOPLAST(si apre in una nuova finestra), finanziato dall’UE, gli scienziati hanno sviluppato nuovi compositi termoplastici e basati sulla biomassa, e migliorato le tecnologie di elaborazione usate nell’industria automobilistica per gestire meglio i nuovi materiali. Il team si è concentrato sull’aggiunta di fibre naturali, nanofiller e altri materiali all’acido polilattico convenzionale (PLA) e al polidrossibutirato (PHB). I ricercatori hanno inoltre sviluppato nuovi compositi termoplastici a base di biomassa attraverso la sintesi di nuovi polimeri a base di proteine. Tra i numerosi risultati, gli scienziati hanno individuato i componenti nel PHB che portano alla nebbia e alle emissioni volatili. Li hanno sostituiti e hanno offerto una nuova formulazione brevettata per gli abitacoli, che può essere elaborata mediante metodi convenzionali. Hanno inoltre sviluppato un composito in PHB a fibra lunga sfruttando un tessuto in lino, colmando una lacuna importante poiché erano disponibili solo le termoplastiche rinnovabili a fibra corta. I ricercatori hanno superato le difficoltà di combinazione delle fibre di legno con matrici termoplastiche idrofobe mediante la funzionalizzazione delle superfici delle fibre a base di legno. Sono stati inoltre promettenti i nuovi rinforzi per il PLA basato sulla nanocellulosa e sulle argille organiche. Infine, sono stati sintetizzati quattro nuovi biopolimeri a base di proteine, e la produzione è stata portata su scala pilota. Ciò avvicina la commercializzazione di questi nuovi biopolimeri alla realizzazione. Tra gli avanzamenti tecnologici vi è un miglioramento all’estrusione che riduce i composti volatili e pertanto l’odore e l’offuscamento del PHB. Il team ha inoltre sviluppato un generatore di impulsi programmabile che sarà piuttosto utile per i test pneumatici, elettrici, di durata e di invecchiamento. Gli sforzi di ECOPLAST hanno prodotto una varietà di materiali e tecnologie di elaborazione compatibili con i requisiti automobilistici e in grado di ridurre l’impatto ecologico generale dell’industria. I risultati sono stati esibiti in numerose interviste televisive e radiofoniche, comunicati stampa e pubblicazioni. Ci si aspetta che gli sforzi portino a brevetti e a una maggiore condivisione del mercato per le aziende nel consorzio.