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Challenges for Europe in the world of 2030

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Affrontare le sfide dell’UE prima del 2030

Il futuro dell’economia dell’UE si fonda sulle implicazioni della politica dell’UE e sui risultati delle relazioni economiche globali. Alcuni ricercatori hanno proposto scenari europei e internazionali, per consentire alla governance di determinare le questioni che plasmeranno il futuro dell’Europa nei prossimi decenni.

Tecnologie industriali icon Tecnologie industriali

Nel prossimo ventennio, l’UE e altre economie più rilevanti dovranno cooperatore per garantire la crescita economica globale, giungendo al tempo stesso a un equilibrio di occupazione e reddito tra i paesi. Lo studio AUGUR (“Challenges for Europe in the world of 2030”), supportato da finanziamenti dell’UE, si è occupato principalmente di come quattro diversi contesti di governance internazionale potrebbero incidere sull’Europa nel 2030. Le attività del progetto hanno riguardato gli aspetti politici, economici, sociali, ambientali e tecnologici, utilizzando un macro-modello delle regioni del mondo per calibrare i suoi scenari. Il primo scenario ha previsto la stagnazione economica che ostacola la capacità tecnologica e di ricerca e sviluppo (R&S), produce programmi UE ridimensionati, scoraggia il talento globale, spinge alla fuga del capitale umano e aumenta l’outsourcing globale. Il secondo ha previsto gli effetti negativi delle politiche interventiste dell’America e della Cina sull’UE e le sue relazioni con i paesi vicini. Il ruolo dell’Europa quale protagonista globale sarà enormemente ridotto. Entrambe le potenze sfideranno i suoi punti di forza industriali consolidati. I programmi di R&S e di istruzione falliranno, portando alla perdita di economie di scala e diversificazione. Nel terzo scenario, l’Europa è un’area di solida integrazione regionale. Promuove gli scambi regionalisti e l’integrazione della produzione e si impegna in una cooperazione più intensa in R&S, nonché in programmi nuovi ed efficienti. Produce influenza nella formulazione di politiche a livello internazionale e nelle strutture regolamentari e diventa rilevante nei settori della fornitura di energia e della sicurezza. Lo scenario finale prevede un sistema europeo federale in un mondo più cooperativo. Le strutture di governance globale subiranno riforme e si otterrà il consenso sulle questioni in agenda al fine di affrontare le grandi sfide mondiali, prima di tutte quella riguardante l’ambiente. All’Europa sarà affidata la risoluzione di problemi di economia politica a tutti i livelli, per ottenere un ruolo di caposaldo sulla scena contrattuale globale. Dalle conclusioni emerge che gli ultimi due scenari hanno prodotto ragguardevoli miglioramenti in termini di risultati economici. AUGUR ha formulato proiezioni su ciò che sarebbe realizzato nel 2030, se i paesi lavorassero in sinergia per risolvere le sfide globali. I governi nazionali, regionali e globali devono fissare nuove condizioni di cooperazione e rendersi conto del fatto che tali alleanze incideranno sulla crescita della produttività e sull’occupazione, nonché sui problemi a lungo termine connessi di ordine economico e sociale.

Parole chiave

Politiche dell’UE, crescita economica globale, macro-modellazione, sfide ambientali, strutture di governance, stagnazione economica, crisi dell’euro, riforme finanziarie, benessere, occupazione

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