Migliorare l’efficienza della conservazione del carbonio
La cattura e la conservazione del carbonio (CCS) è l’approccio più promettente alla riduzione del cambiamento climatico, arrestando l’ingresso in atmosfera dell’anidride carbonica (CO2). Tuttavia, gli attuali approcci sono inefficaci a causa della bassa pressione parziale nel gas del condotto, di molteplici fasi di elaborazione e della presenza di biossido di zolfo (SO2). Il progetto ICAP(si apre in una nuova finestra) (“Innovative CO2 capture”), finanziato dall’UE, ha sviluppato una nuova tecnologia più efficiente per affrontare questi ostacoli. I principali obiettivi tecnologici del progetto sono stati l’avanzamento dei solventi liquidi per un migliore sequestro di CO2, nuovi tipi di membrane per la cattura e la separazione della CO2 e i mezzi per la cattura combinata di CO2 ed SO2. I ricercatori immaginano che questi cambiamenti potrebbero ridurre l’energia utilizzata per la CCS fino al 45 %. Hanno sviluppato e testato un sistema di assorbimento fase a due liquidi che concentra la CO2 in una fase, riducendo così la circolazione del solvente e il calore richiesto per la rigenerazione. Sono stati sviluppati modelli matematici del processi, che sono stati convalidati mediante dati dall’impianto pilota. ICAP ha inoltre sviluppato nuovi materiali a membrana con una maggiore permeabilità e selettività del carbonio. Questi si sono dimostrati promettenti come membrane di trasporto idrogeno nelle verifiche di laboratorio. È stata dimostrata la cattura combinata di CO2 ed SO2 mediante l’uso di ammoniaca e carbonati. I processi di assorbimento sono stati modellati estensivamente e mostrano una superiore cattura del carbonio rispetto agli approcci convenzionali. Un’analisi tecno-economica che utilizza queste tecnologie appena sviluppate ha offerto una riduzione del 5 % della penalizzazione sull’efficienza presso uno stabilimento energetico alimentato a carbone. Questo rappresenta un grande passo in avanti per l’accettazione diffusa delle tecnologie CCS.