Rivestire materiali e strutture compositi direttamente nello stampo
Oggigiorno, l’utilizzo di materiali compositi per la costruzione di strutture quali imbarcazioni e turbine eoliche è sempre più diffuso. Questi materiali, che contengono fibre rinforzanti tenute insieme da una matrice di resina, sono resistenti e leggere e in grado di generare forme complesse. Per proteggere i materiali compositi e garantire una finitura di alta qualità, i produttori sono soliti applicare una resina chiamata “gelcoat” sulla superficie. Attualmente, questa operazione viene eseguita in un sistema di stampo aperto che rilascia sostanze chimiche potenzialmente nocive nell’aria o nei luoghi di lavoro. Il progetto INGECT (An innovative environmentally friendly gelcoating technology for composites for marine and wind-turbine applications to reduce VOC emissions, processing time and cost), finanziato dall’UE, ha tentato di sviluppare una tecnologia di rivestimento in gel in grado di ridurre le emissioni dannose. Il principale obiettivo dei ricercatori consisteva nel ridurre l’esposizione a un componente del gelcoat chiamato “stirene” che, a causa dell’elevata capacità di vaporizzazione, è stato correlato a disturbi neurologici e al cancro. I partner del progetto hanno tentato di elaborare un metodo per rivestire con il gel i materiali compositi posizionati all’interno di uno stampo chiuso allo scopo di ridurre le emissioni di stirene nell’aria. Uno dei metodi ideati, che prende il nome di “in-mould gel-coating” (“applicazione del gelcoat nello stampo”), prevede un tessuto distanziatore impermeabile che crea un percorso per il gelcoat durante il processo di stampaggio. Un altro metodo, chiamato “in-mould surfacing” (“rivestimento delle superfici nello stampo”) prevede il posizionamento di una membrana di silicone nello stampo prima dell’avvio delle operazioni di stampaggio. Al termine del processo, la membrana viene rimossa e sostituita con il materiale su cui applicare il gelcoat, che viene iniettato nello spazio precedentemente occupato dalla membrana di silicone. Sebbene siano già stati testati alcuni prototipi, entrambe le tecnologie richiedono ulteriore lavoro prima di una possibile commercializzazione. Una volta messi a punto, questi processi consentiranno di potenziare il livello di sicurezza dei luoghi di lavoro e di ridurre l’impatto ambientale, nonché i tempi e i costi di fabbricazione.
Parole chiave
Gelcoat, materiali compositi, emissioni, turbine eoliche, INGECT, stampaggio