Nuove strategie velocizzano la sintesi di composti chimici organici
Le macromolecole biologiche sono formate da frazioni di carbonio solitamente di natura eterociclica, come ad esempio le indolizine, le isochinoline o le piridine. Per la sintesi dei composti organici, i chimici devono creare nuovi legami tra gli atomi di carbonio e, per raggiungere questo obiettivo, si rivela necessario l'utilizzo di gruppi funzionali o di caratteristiche strutturali con un livello elevato di complessità e di reattività chimica. Il progetto MCCYC, finanziato dall'UE, è stato concepito allo scopo di elaborare nuove metodologie per semplificare questi processi di sintesi e offrire nuove strategie finalizzate a una sintesi di composti organici chiara ed efficiente. Il fattore principale del metodo proposto ruotava intorno all'attivazione di semplici legami C-H presenti nella maggior parte delle materie prime, ovvero alla costituzione di rapporti carbonio-carbonio o carbonio-azoto in una fase a partire dal materiale iniziale. In un altro protocollo, gli scienziati hanno impiegato catalizzatori metallici, come ad esempio il rodio, per creare complessi di transizione in grado di catalizzare, alla fine del processo, la funzionalizzazione di nuovi legami C-H, nonché le reazioni di cicloaddizione. Si prevede che in futuro questi composti organometallici potranno essere utilizzati nell'ambito di nuove reazioni basate su processi di attivazione C-H o di altre trasformazioni estremamente preziose. Le metodologie concepite potrebbero determinare un'enorme espansione della quantità di percorsi disponibili finalizzati alla creazione di strutture molecolari complesse. Rivolgendo un'attenzione particolare ai nuclei delle isochinoline e delle indolizine, il progetto MCCYC offre un approccio più diretto alla sintesi di librerie di molecole destinate alla ricerca biologica.