Perché i motivi di illusione ottica in movimento potrebbero scoraggiare i predatori
Molti animali sono maestri dell’illusione e riescono a ingannare un potenziale compagno o predatore con un impressionante piumaggio o mostrando una ferocia esagerata. L’UE finanzia attualmente la ricerca sui segni distintivi dell’illusione di movimento – motivi ad alto contrasto, come strisce bianche e nere, che non aiutano una preda a nascondersi, ma possono aiutarla a non essere catturata – i quali sembrano alterare la percezione dei predatori. Come funzionano esattamente questi motivi? Il progetto MOTDAZZ, finanziato attraverso una borsa di ricerca Marie Curie, spera di scoprirlo. Associando ecologia sensoriale, fisiologia e ricerca cognitiva, questo progetto, che dovrebbe concludersi a settembre 2015, si propone di determinare per la prima volta se le caratteristiche dell’illusione di movimento possono influenzare il tasso di cattura di una preda e come la percezione del predatore viene alterata. Il progetto è unico, pochissimi studi si sono infatti occupati del ruolo dei segni anti-predatore durante il movimento. Dato che la maggior parte delle prede viene catturata mentre cerca di scappare, si tratta di un’importante lacuna di conoscenze. La ricerca spera di identificare se alcuni segni sono più efficaci di altri e quindi determinare come gli animali si sono evoluti per proteggersi dagli attacchi quando si muovono. Lo studio si basa sulle prove, sempre più numerose, secondo le quali l’illusione di movimento, e altre forme di illusione, sono molto più comuni in natura di quanto si pensasse in precedenza. Gli scienziati hanno scoperto, per esempio, che il grande giardiniere grigio sistema oggetti grigi, come pietre, in modo che quelli più piccoli siano vicini al centro, mentre quelli più grandi siano più lontani. Questo produce un effetto di “prospettiva forzata” che fa sembrare gli oggetti colorati in mostra più grandi alla femmina. Inoltre, molte specie di farfalle hanno degli ocelli sulle ali, che possono avere un ruolo protettivo nel senso che attirano l’attenzione del predatore. Questa tecnica di distrazione potrebbe confondere i predatori, suggerendo che la testa si trova dal lato opposto. Il progetto MOTDAZZ ha cominciato identificando i fattori chiave dell’illusione di movimento, usando gli esseri umani come predatori. Usando touch screen, dei volontari hanno cercato di catturare prede diverse per forma e colore, il che ha aiutato i ricercatori a determinare se questi fattori alterassero la percezione della velocità o della traiettoria. I ricercatori hanno poi applicato i loro risultati per valutare l’efficacia dei segni di illusione in movimento usando la ghiandaia – una specie di uccelli originaria degli Stati Uniti – come predatore. In questo modo i ricercatori sperano di capire meglio come gli animali percepiscono il mondo che li circonda e come le capacità percettive possono dare forma al comportamento e all’evoluzione. Il progetto è stato possibile grazie a una borsa internazionale di accoglienza (IIF) Marie Curie del valore di 221 606 euro. Queste borse permettono a ricercatori di alto livello di paesi terzi di lavorare a progetti in Europa, sostenendo così lo sviluppo della collaborazione di ricerca tra l’Europa e altre parti del mondo. I candidati devono aver conseguito un dottorato di ricerca o avere quattro anni di esperienza nella ricerca a tempo pieno. Per ulteriori informazioni, visitare: Marie Curie Research Fellow blog https://laurakelleyresearch.wordpress.com/(si apre in una nuova finestra)
Paesi
Regno Unito