Il riso giallo combatte la carenza di vitamina A
Il riso modificato in modo da sintetizzare il beta-carotene (provitamina A) può contribuire a prevenire la carenza di vitamina A, che è una delle principali cause di cecità e di morte nei paesi in via di sviluppo. Antecedenti I carotenoidi sono importanti per la salute umana e per l'industria alimentare. Il beta-carotene è un precursore della vitamina A, indispensabile per il funzionamento normale della vista, per la crescita, per lo sviluppo delle ossa e per l'immunità contro le malattie. In quanto antiossidanti e distruttori di radicali liberi, i carotenoidi - usati nell'industria alimentare come coloranti e aromi - possono contribuire a prevenire il cancro, le malattie cardiache e l'invecchiamento precoce. Il progetto 'Carotene Plus', facente parte del programma FAIR della Commissione europea, si è prefisso di modificare geneticamente coltivi e microorganismi per produrre determinati carotenoidi. Tra i risultati conseguiti finora vi è la sintesi del beta-carotene nella parte edule del riso. Il riso transgenico può costituire un'arma contro la carenza di vitamina A, un grave problema sanitario presente in 118 paesi. Descrizione, impatto e risultati Grazie al progetto Carotene Plus molti geni di carotenoidi sono stati resi disponibili per lo studio e l'ingegneria genetica. Oltre al riso contenente carotene, tra i risultati conseguiti figurano i pomodori arricchiti di vitamine e la sintesi genetica di un composto aromatico. I ricercatori del 'progetto riso' hanno introdotto nel riso i geni della giunchiglia che presiedono alla sintesi del beta-carotene mediante un vettore veicolato dal batterio Agrobacterium tumefaciens. Poiché i carotenoidi delle foglie svolgono una funzione importante nella fotosintesi, un processo vitale sul quale è meglio non intervenire, si è avuto cura di indirizzare l'espressione genetica della giunchiglia solo all'endosperma, ovvero la parte edule della pianta di riso. Il riso transgenico cresce bene e il suo endosperma ha assunto la colorazione gialla del beta-carotene. La fase successiva consisterà nel trasferire questi geni con i metodi di riproduzione tradizionali alle varietà di riso adatte alle condizioni locali, verificando con certezza assoluta che il riso sia sicuro per la salute umana e per l'ambiente, conformemente alla legislazione europea. Solo dopo queste verifiche la semente verrà messa gratuitamente a disposizione dell'agricoltura di sussistenza nei paesi in via di sviluppo. I fattori in gioco sono importanti: alleviando la carenza di vitamina A tra i bambini in età prescolare, è possibile ridurne la mortalità fino al 23 per cento. Partenariati di lavoro I principali gruppi del progetto per il riso operano presso l'Istituto federale svizzero di tecnologia e presso la Albert-Ludwig Universität di Friburgo. Tra gli altri partners vi sono una società olandese produttrice di sementi, la D.J. Van der Have bv, e gruppi universitari specializzati nella biologia molecolare delle piante (ENEA, in Italia, Royal Holloway and Bedford New College, nel Regno Unito, CNRS, in Francia), nella regolazione/biosintesi dei carotenoidi e nel metabolismo dei funghi (Universidad de Sevilla, Spagna), nella chimica biologica e nella nutrizione (Universität Hohenheim, Germania).