Nuove idee per la gestione delle acque
Il progetto SWAN (Sustainable water action: Building research links between EU and US), finanziato dall’UE, è stato creato per incoraggiare la collaborazione con gli Stati Uniti nel settore della gestione delle acque. I partner del progetto hanno promosso una collaborazione multidisciplinare mirata a definire nuovi paradigmi nel campo della gestione delle acque e a costruire un quadro comune di analisi. Il lavoro è stato organizzato attorno a tre temi principali: cambiamento climatico e incertezza; rischi e punti deboli; domanda idrica e sostenibilità. La creazione di un caso di studio a Tucson in Arizona negli Stati Uniti ha permesso agli studenti provenienti dai paesi partner di effettuare delle ricerche collaborative interdisciplinari su questioni relative alle acque assieme a portatori locali di interesse. Questi dati di ricerca sono stati poi resi disponibili al pubblico. SWAN ha inoltre implementato il Global Climate Monitor(si apre in una nuova finestra), che è supportato nella progettazione di un modello dei dati. Esso funge da strumento per geo-visualizzare dati climatici globali e indicatori climatico-ambientali che spiegano i modelli meteorologici su una scala globale a qualsiasi potenziale utilizzatore, all’interno o all’esterno della comunità scientifica. I risultati dei dati spaziali provenienti dal libro “Water Bankruptcy in the Land of Plenty: Steps towards a Transatlantic and Transdisciplinary Assessment of Water Scarcity in Southern Arizona” sono stati presentati in un visualizzatore di dati basato sul web. Lo strumento è il risultato di un lavoro collaborativo tra diversi team di ricerca ed è disponibile online qui(si apre in una nuova finestra). Il libero accesso ai dati è molto importante dato che la soluzione ai problemi ambientali spesso richiede lo scambio di dati a livello locale, nazionale e/o internazionale. I benefici del progetto SWAN includono la promozione di un nuovo modello per il lavoro scientifico, che coinvolge una gamma di partner nazionali e discipline integrati in un processo di ricerca collaborativo. Questo processo ha implementato pratiche di ricerca efficaci in specifici casi di studio, coinvolgendo scienze naturali e sociali e sia il mondo accademico che il pubblico per il previsto Istituto per la conoscenza aperta riguardante l’acqua.