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Diversion of adherens junctions by bacterial type III effectors during Shigella invasion of polarized intestinal epithelial cells

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L’invasione di Shigella

Le ricerche sulle modalità con cui il batterio Shigella causa infezioni nell’uomo potrebbero contribuire a prevenire milioni di casi di diarrea nel mondo.

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La Shigella causa dissenteria, un problema intestinale che nell’uomo provoca una diarrea potenzialmente letale. Quando si ingerisce la Shigella tramite alimenti o acqua contaminati, il batterio si lega alla mucosa intestinale (le cellule epiteliali che rivestono la superficie dell’intestino). I batteri poi iniettano proteine denominate effettori, che consentono al patogeno di invadere la mucosa intestinale e sfuggire al sistema immunitario dell’ospite. Il progetto SHIGELLA INDUCED EMT (Diversion of adherens junctions by bacterial type III effectors during Shigella invasion of polarized intestinal epithelial cells), finanziato dall’UE, ha studiato come le proteine effettrici della Shigella varchino lo strato protettivo dell’intestino formato dalle cellule epiteliali. In particolare, i ricercatori intendevano osservare come il sistema di secrezione di tipo III batterico favoriva l’assunzione di vie cellulari dell’ospite. Le cellule epiteliali si collegano tra loro tramite giunzioni aderenti (AJ), ovvero complessi di proteine che collegano gli scheletri cellulari e aiutano le cellule a mantenere la propria forma. Le proteine effettrici di Shigella mirano alle proteine cellulari dell’ospite implicate nella regolazione del modo con cui tali scheletri si dispongono od organizzano. Le proteine effettrici impediscono alle proteine regolatrici dell’ospite di mantenere le connessioni cellulari attraverso le AJ, provocando la polarizzazione delle cellule epiteliali. Attraverso l’attività di legame cellulare, la Shigella si integra poi all’interno della mucosa intestinale. I ricercatori hanno scoperto che la Shigella attiva una proteina nell’ospite, denominata cortactina, fondamentale per la polimerizzazione dell’actina e per la motilità delle cellule. I ricercatori hanno anche utilizzato un microscopio per osservare le cellule infettate da Shigella. Hanno rilevato che l’invasione di Shigella aveva cambiato enormemente la struttura scheletrica a livello di AJ, inducendo le cellule a divenire più mobili. La comprensione delle modalità con cui la Shigella sovverte le difese delle cellule dell’ospite e causa le infezioni sarà utile ai ricercatori per sviluppare farmaci che prendano a bersaglio tale processo. Il modello di infezione da Shigella potrebbe anche dimostrarsi utile per studiare vie importanti implicate nello sviluppo, nella guarigione delle ferite e nella progressione del cancro. Si potrebbe quindi giungere allo sviluppo di nuove terapie mirate.

Parole chiave

Shigella, cellule epiteliali, sistema di secrezione di tipo III, proteine effettrici, giunzioni aderenti

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