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Contenuto archiviato il 2024-06-18
Modulation of Triggering receptor expressed in myeloid cells 2 by gene transfer as novel neuroprotective estrategy for neonatal hypoxic ischemic brain injury using behavioural outcome as readout

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Il cervello dei neonati dopo una lesione

La patofisiologia delle lesioni subite dal cervello dei neonati è scarsamente caratterizzata. Utilizzando un modello di ratto, i ricercatori europei hanno studiato gli eventi infiammatori che portano alle lesioni cerebrali nei bambini molto piccoli.

Nella sola Europa, sono circa 60 000 i bambini che nascono ogni anno con lesioni cerebrali. I danni cerebrali dei neonati possono derivare da lesioni di tipo ipossico/ischemico (II), con il rischio di disabilità neurologiche permanenti anche molto gravi come la paralisi cerebrale. Il trattamento seguito comunemente è l’ipotermia, che però risulta efficace solo in un numero limitato di casi. Vi è quindi il bisogno urgente di sviluppare procedure terapeutiche di prevenzione e di trattamento delle lesioni cerebrali perinatali. Con questo obiettivo, il progetto NEONATAL HI INJURY, finanziato dall’UE, ha cercato di individuare i processi evolutivi che influiscono sull’esito di questi eventi, con particolare attenzione alle risposte infiammatorie associate alle lesioni neonatali del sistema nervoso centrale e al ruolo dei recettori regolatori endogeni. TREM2 è un recettore espresso nelle cellule mieloidi con una funzione di attivazione o di soppressione. Gli scienziati hanno scoperto che il TREM2 è espresso nei microglia, i macrofagi residenti del sistema nervoso centrale, e che la sua espressione si riduce con lo sviluppo. I microglia positivi al TREM2 hanno coespresso marcatori implicati nella fagocitosi, associando così fortemente questo recettore con l’infiammazione cerebrale e i danni ai tessuti. Per valutare con precisione gli eventi infiammatori del cervello in seguito a una lesione ischemica, i ricercatori hanno provocato l’occlusione della carotide per indurre l’ipossia nei ratti neonati, osservando lesioni e infiammazione estese ed eseguendo un’analisi dettagliata a livello cellulare e molecolare. Il team è riuscito a identificare alcune citochine la cui espressione risulta alterata dopo la lesione. Questi risultati indicano un possibile ruolo del fattore di trascrizione STAT3 nella regolazione dell’equilibrio tra citochine pro e anti-infiammatorie. L’espressione del TREM2, inoltre, è aumentata nelle 72 ore successive alla lesione ipossico/ischemica, suggerendo che per ridurre l’infiammazione possa verificarsi una sovraregolazione dell’attività fagocitaria dei microglia. Ulteriori esperimenti saranno necessari per chiarire meglio la rilevanza funzionale di questo fenomeno. Un aspetto interessante, emerso dalla cognizione e dal comportamento degli animali colpiti, è l’esistenza di una differenza tra i generi che rende necessari maggiori approfondimenti. Nel complesso, la caratterizzazione delle risposte cellulari nel cervello neonatale in seguito a una lesione fornirà sicuramente un contributo allo studio di terapie più efficaci.

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