Testimonianze microscopiche degli utensili del Mesolitico
Le paludi si sono rivelate una ricca fonte di artefatti provenienti dal periodo mesolitico in Europa. Nonostante le ipotesi fatte sulla pesca e su altre attività economiche in questi siti, si sa poco sulle attività e le pratiche che si svolgevano in questi luoghi. Il progetto TRACE, finanziato dall’UE, si è proposto di studiare le tracce microscopiche di usura (microusura) e i residui sugli utensili trovati nei siti mesolitici delle paludi irlandesi. I ricercatori erano particolarmente interessati alle attività che non sono rappresentate nelle testimonianze archeologiche, come l’artigianato. Hanno analizzato utensili di selce, corniola e organici datati tra 7530 e 4000 anni a.C. e li hanno confrontati con strumenti olandesi e inglesi trovati in siti non acquitrinosi. I ricercatori hanno scoperto che gli strumenti usati per lavorare il pesce e le piante erano facilmente identificabili in un insieme archeologico. In particolare, hanno identificato uno specifico tipo di residuo di piante legato a un certo periodo di tempo. Questo residuo scompare repentinamente dai reperti all’incirca nel momento in cui comincia la coltivazione di cereali, il che suggerisce che esso sia legato a una tecnologia di produzione di alimenti. Poiché questo residuo compare sugli strumenti in diversi siti paludosi, sembra probabile che esso sia legato alla produzione di cesti per la pesca. La ricerca prodotta da TRACE ha mostrato che gli studi sulla microusura e sui residui possono far luce sulla cultura e le pratiche degli umani del Mesolitico. Questo potrebbe avere un ampio impatto sugli studi archeologici dei primi esseri umani.
Parole chiave
Mesolitico, cacciatore-raccoglitore, paludi, microusura, residui