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Contenuto archiviato il 2024-06-18

The molecular regulation of T helper cell subtype plasticity.

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Districare la rete molecolare delle cellule T

Le cellule T helper sono collegate a malattie autoimmuni, allergie e asma. Pertanto, la riprogrammazione di tali cellule potrebbe rappresentare un approccio terapeutico.

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I linfociti T helper sono cellule chiave implicate nell’immunità adattativa. Riconoscono gli antigeni estranei e si differenziano in sottoserie distinte in risposta a patogeni diversi. Tuttavia, si comprende tuttora molto poco la regolazione molecolare di questo differenziamento. Le relazioni esistenti si fondano sulla trascrittomica tradizionale basata sulle popolazioni di cellule. Tuttavia, i dati generati rappresentano medie calcolate su grandi numeri di cellule, senza rappresentare distinti tipi di cellula nella popolazione. Per superare questo limite, il progetto THPLAST (“The molecular regulation of T helper cell subtype plasticity”), finanziato dall’UE, si è proposto di studiare la dinamica del sistema immunitario e, in particolare, il processo del differenziamento delle cellule T helper a livello di singola cellula. Gli scienziati hanno utilizzato un modello murino che predispone una risposta immunitaria di tipo 2 dopo l’infezione con il verme N. brasiliensis. I ricercatori hanno isolato singole cellule T helper CD4+ da diversi tessuti murini e li hanno sottoposti ad analisi di espressione genica. Innanzitutto, hanno stabilito che il loro metodo era sensibile, l’errore risultava compreso in un intervallo accettabile ed esisteva una valida correlazione generale tra livelli di mRNA e proteine. Successivamente, hanno misurato i livelli di espressione di 96 geni diversi in cellule T naïve e attivate. Le cellule T attivate esprimevano livelli maggiori di geni implicati nell’immunità Th2 e in cellule T regolatorie. In base all’espressione genica, il profilo delle cellule potrebbe essere classificato in tre popolazioni diverse, vale a dire cellule T regolatorie, cellule Th follicolari e un’altra sottoserie precedentemente non identificata. L’ultima popolazione di cellule ha espresso il recettore nucleare di ormone RORA e si ritiene che attivi la secrezione di citochine e l’attivazione delle cellule. Queste cellule RORA-positive si trovavano principalmente nei tessuti periferici come il polmone e l’intestino, sottolineandone l’importanza nelle risposte immunitarie locali. Nel loro complesso, gli esiti dello studio THPLAST contribuiscono a comprendere in modo più esaustivo la rete regolatoria implicata nello sviluppo delle cellule T helper. Tra le altre scoperte fondamentali dello studio rientra l’identificazione di celle con plasticità inerente, che si dimostrano capaci di differenziarsi in distinte sottoserie di cellule in risposta a segnali estrinseci.

Parole chiave

Cellule T helper (aiutanti), immunità adattativa, regolazione molecolare, plasticità, differenziamento cellulare

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