L’armonizzazione del diritto internazionale offshore
Le leggi in materia di industria offshore in Europa sono gestite dai singoli Stati membri. Di conseguenza, risultano estremamente varie le norme e le regolamentazioni sulle questioni di protezione e sicurezza, come la prevenzione degli incidenti, la mitigazione la responsabilità del danno. Per contribuire a raggiungere una più efficace governance degli oceani, il progetto OFFSHORELAW finanziato dall’UE ha proposto standard comuni che portino a un regime normativo vincolante a livello globale per il settore offshore. Si è proceduto a identificare a ogni livello (globale, nazionale e locale) i trattati multilaterali sulla protezione ambientale e sulla protezione e sicurezza marittima, che sono quindi stati vagliati alla ricerca di eventuali conflitti e divergenze. Sono stati poi analizzati gli accordi regionali e bilaterali sull’utilizzo di risorse attraverso i confini e per le risorse in aree oggetto di contestazione. Sono state compiute ricerche sulla costruzione, la gestione e la rimozione o l’abbandono di strutture offshore, principalmente nei settori del petrolio e del gas. Dai risultati emerge che gli standard e le norme internazionali risultano molto diverse, mentre alcune tematiche legali non sono disciplinate affatto su scala globale. Hanno anche rivelato che i soggetti interessati, come l’industria offshore, influenzano la produzione legislativa sia in senso positivo che negativo, in funzione dei loro interessi. Gli standard a livello di UE relativi alla protezione e sicurezza di strutture offshore risultano assenti o applicati in modo differente. I limiti dell’attuale quadro giuridico hanno reso molto difficile comporre controversie riguardanti le strutture offshore. Infine, agli investitori privati e ai responsabili politici sono stati forniti strumenti per disciplinare l’industria offshore. Grazie a OFFSHORELAW, si sta progredendo sul cammino per adottare regolamentazioni uniformi per l’industria offshore. Un quadro globale dovrebbe anche contribuire alla protezione della vita marina e a uno sfruttamento più sostenibile degli oceani.