Il verde urbano può migliorare la salute?
La qualità dell’aria e le isole di calore urbano rappresentano una crescente preoccupazione poiché una quantità crescente della popolazione sta tornando a vivere nelle aree urbane. Diverse configurazioni di strade, giardini pensili e facciate verdi potrebbero essere in grado di influenzare la qualità dell’aria e di ridurre la temperatura dell’aria nelle città. Per verificare quest’idea, il progetto VEG-AIR (“Vegetation and urban air quality: CFD evaluation of vegetation effects on pollutant dispersion”), finanziato dall’UE, ha sviluppato modelli migliorati sull’influenza della vegetazione sul flusso d’aria e sulla temperatura nelle aree urbane, e ha offerto per la prima volta alcune linee guida per i pianificatori urbani. Il progetto ha innanzitutto analizzato gli effetti delle piante lungo i viali sulla ventilazione e sull’inquinamento atmosferico. Ha fatto ciò testando vari modelli di flusso d’aria rispetto a dati sperimentali. Questa parte del progetto ha identificato un modello che si è rivelato il più accurato. Usando questo modello, i ricercatori hanno indicato che i viali con piante limitavano il flusso d’aria e aumentavano in generale la concentrazione di sostanze inquinanti nell’aria. VEG-AIR ha inoltre esaminato se le diverse misure di verde avevano un effetto sulle temperature dell’aria nelle città durante i caldi giorni estivi. I viali alberati riducevano soprattutto le temperature dell’aria urbana, mentre le facciate verdi avevano un piccolo effetto e i giardini pensili influenzavano solo leggermente le temperature. Questi risultati indicano che l’uso di verde urbano per migliorare la qualità dell’aria non è assolutamente scontato. Le implicazioni del verde sul microclima urbano sono numerose e complesse. Nonostante ciò, il lavoro di VEG-AIR ha fatto importanti passi verso l’uso della vegetazione come strategia di bonifica ambientale.