La resistenza agli antibiotici nei batteri marini
L’attuale comprensione dell’effetto degli antibiotici e del modo in cui l’AR si sviluppa e si diffonde nei sistemi naturali è limitata. Ma questa conoscenza è necessaria per identificare le fonti e i meccanismi coinvolti nello sviluppo dell’AR in tutto il mondo e la conseguente minaccia alla salute umana e ai sistemi naturali. Il progetto MARIBACT (“Occurrence, distribution and cost of antibiotic resistance in marine sediment bacteria”) ha studiato l’occorrenza e la distribuzione dell’AR nei batteri presenti nei sedimenti marini (MSB) rispetto all’esposizione agli antibiotici ambientali. Ha esaminato anche l’effetto degli antibiotici sulla struttura delle comunità MSB e valutato il potenziale trasferimento di batteri AR lungo le catene alimentari marine. Campioni di sedimenti marini e flora intestinale batterica di mitili e pesci sedentari sono stati raccolti dalle acque costiere al largo della città di Sisimiut in Groenlandia. Sisimiut è la seconda città più grande della Groenlandia, con una popolazione di 5 000 persone e un ospedale regionale in funzione dagli anni Cinquanta del Novecento. La comunità è stata selezionata perché è situata lungo una lunga linea costiera intatta e disabitata. Allo stesso tempo produce rifiuti cittadini e ospedalieri che vengono scaricati nella baia senza trattamento preventivo, e per questo aree vergini e inquinate si trovano in stretta vicinanza. La raccolta dei campioni ha rivelato che l’AR era maggiore nelle comunità batteriche dei sedimenti più vicine agli scarichi delle acque luride che non nei siti vergini. La resistenza nei confronti degli antibiotici naturali (come la penicillina) e dei beta-lattamici semi-sintetici è stata rilevata in tutti i siti. Ma è stato rilevato che la resistenza verso il fluorochinolone sintetico Ciprofloxacina era presente solo nei siti contaminati. Questi risultati suggeriscono che l’AR verso i fluorochinoloni sintetici è dovuta ai rifiuti umani e ospedalieri, a differenza della resistenza alle betalattamine, che è parte del background naturale dell’AR. I risultati indicano anche che i pattern dell’AR si presentano lungo la catena alimentare di ogni sito, e che questi pattern si diversificano tra i siti a seconda dei livelli di esposizione agli scarichi.