Nuove metodologie per la selezione dei materiali vegetali
La difficoltà di identificare i materiali vegetali grezzi è un ostacolo al corretto svolgimento del controllo di qualità delle piante medicinali. Per garantire l’identità delle piante e assicurare la qualità costante e affidabile del materiale di partenza è necessario rendere più agevole questo passaggio. I metodi utilizzati attualmente per identificare i materiali vegetali grezzi sono spesso poco affidabili, soprattutto quando sono disponibili solo singole piante polverizzate. Vi è perciò l’esigenza di migliorare i metodi utilizzati tradizionalmente, basati su principi di farmacognosia e fitochimica. L’iniziativa VITANGO (DNA-based tests for commercial medicinal plant authentication), formata da un partner accademico e uno commerciale, ha sviluppato un test sensibile di analisi quantitativa per distinguere il materiale genetico delle piante da quello di specie affini. L’esame può individuare anche livelli bassi di contaminazione da qualsiasi altra specie vegetale. Il team di ricerca ha lavorato principalmente con la Rhodiola rosea, impiegata nella medicina erboristica per contrastare l’affaticamento e migliorare le prestazioni fisiche. Il team VITANGO ha basato il suo studio sulle sequenze di quattro regioni del codice a barre del DNA e su 10 possibili specie contaminanti. In base alle sequenze di DNA, i ricercatori hanno identificato la regione più appropriata su cui basare lo studio dei primer dei PCR (reazione della catena polimerasi). In tal modo, VITANGO potrà distinguere tra le piante medicinali, i contaminanti o le piante indesiderate. Il team ha sottoposto al test oltre 100 campioni impiegando le rosavine come marcatori chimici. Utilizzando il sequenziamento del DNA per confermare i risultati PCR, ha scoperto una corrispondenza tra l’identificazione molecolare e chimica della maggior parte dei campioni. Il team VITANGO ha studiato la fattibilità dell’incorporazione dei test basati sul DNA per una serie di piante nelle procedure di controllo della qualità del partner industriale del progetto e ha identificato la strategia e la piattaforma tecnologica più appropriate per lo svolgimento dei test, che potranno essere raccomandati come standard di settore regolamentari. Il team VITANGO ha implementato un programma di formazione reciproca tra i partner accademici e commerciali, per rafforzare i rapporti e la collaborazione tra l’industria e il mondo universitario. I ricercatori hanno continuato il lavoro per ridurre fino al 2 % il livello di contaminazione rilevabile, e per applicare i metodi ad altre specie di piante medicinali. Questi risultati promettono di rendere più rapida l’identificazione delle piante medicinali e, in definitiva, di migliorare il vantaggio competitivo dei prodotti erboristici farmaceutici europei.
Parole chiave
Materiale vegetale, piante medicinali, VITANGO, test del DNA, contaminazione