Nanofili di rame per display flessibili e celle solari
L’ITO contiene approssimativamente il 70 % di indio in peso, un metallo sempre più scarso il cui approvvigionamento è in gran parte controllato dalla Cina. Oltre ai costi, le pellicole di ITO non sono flessibili e quindi non possono soddisfare le esigenze dei libri elettronici di prossima generazione e di altri dispositivi che richiedono display flessibili. Un consorzio europeo ha creato un’alternativa economica e flessibile all’ITO, grazie al sostegno dell’UE al progetto NANODIGREE (Low-cost, green, large scale manufacturing of new age conducting nanowires displays). Questa tecnologia si basa sull’avanzata elettrodeposizione a impulsi di nuovi inchiostri conduttori e trasparenti che contengono nanofili a base di rame (Cu). L’elettrodeposizione a impulsi è un modo ecologico, economico e ben controllato per depositare i nanofili rispetto ai metodi tradizionali. I nanofili sono stati depositati nei pori di uno schema nanoporoso fatto di ossido di alluminio anodizzato. La realizzazione su scala industriale è stata possibile con l’uso di stampa a getto d’inchiostro roll-to-roll a basso costo e ad alte prestazioni, su sostrati flessibili in polietilene tereftalato. Infine, il substrato e la pellicola sono stati riscaldati a bassa temperatura per formare uno strato conduttivo trasparente con forte adesione al substrato. Il successo di NANODIGREE avrà importanti implicazioni per le piccole e medie imprese del consorzio. Anche se hanno capacità di ricerca limitate, le loro conoscenze sulle sfide che si trovano di fronte stanno guidando il lavoro dei partner della ricerca in modo simbiotico. I risultati miglioreranno la competitività dei produttori di display dell’UE e sosterranno l’indipendenza dell’UE dai produttori asiatici.
Parole chiave
Nanofili di rame, display flessibili, ossido di indio-stagno, NANODIGREE, ossido di alluminio anodizzato