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Convergence of magnetics and plasmonics through semiconductors

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La tecnologia di memorizzazione magnetica si riscalda

Un impulso di calore indotto dal laser potrebbe consentire il controllo della magnetizzazione nei mezzi di registrazione su nanoscala dei dischi rigidi. Questo sorprendente effetto potrebbe portare a memorie magnetiche più dense, offrendo una portata della crescita relativa alla capacità senza precedenti.

Negli ultimi anni, la densità di memorizzazione dei dischi magnetici, ovvero il numero di bit di informazioni conservato per unità di superficie, è raddoppiata approssimativamente ogni 18 mesi. Ci si aspetta che questa tendenza prosegua, indicando il veloce progresso tecnologico in questo campo. Tuttavia, capacità di memorizzazione superiori devono andare di pari passo con la capacità di leggere e scrivere bit su scale di lunghezza minori. La prossima generazione di testine per la lettura e la scrittura del disco utilizzerà il calore per registrare le informazioni e memorizzare i dati, assistite da antenne su scala nanoscopica alimentate da laser a semiconduttori che operano ad alte temperature. Il progetto COMPASS(si apre in una nuova finestra) (Convergence of magnetics and plasmonics through semiconductors), finanziato dall’UE, ha sviluppato laser che possono essere integrati con la tecnologia di registrazione magnetica e ha progettato antenne che concentrano l’energia in un intervallo di poche decine di nanometri, causando così il riscaldamento del materiale. Questo approccio con registrazione magnetica assistita da calore (HAMR) consente di scrivere su scale molto più piccole rispetto a prima, aumentando di molto la quantità di dati che può essere contenuta. Esso rende possibili densità di memorizzazione di 1 terabit per pollice quadro e oltre. La tecnologia HAMR riscalda il mezzo magnetico di registrazione con un laser fino a una temperatura vicina al punto di Curie per cambiare le sue proprietà magnetiche mentre scrive i dati su di esso. Usando la modellazione della progettazione elettronica, gli scienziati hanno simulato delle testine HAMR che riscaldano il mezzo fino a circa 100 °C utilizzando un laser con una lunghezza d’onda di 840 nm e 28 mW. Inoltre, è stato sviluppato un processo di incisione al plasma migliorato per formare specchi molto levigati che possono essere utilizzati per cavità laser su chip. Questa nuova tecnica di incisione consente di trasferire il laser dal suo substrato originario a uno nuovo (proprio come il wafer ceramico della testina di lettura/scrittura), un processo chiamato stampa a trasferimento. Questa tecnologia all’avanguardia rivoluziona la memorizzazione dei dati spingendo ulteriormente gli attuali limiti di capacità, permettendo di trasferire su scala industriale la memorizzazione di dati nel cloud. I miglioramenti della tecnologia di memorizzazione dovrebbero aiutare a far progredire tutte le forme di gestione dei dati. Un video del progetto(si apre in una nuova finestra) è disponibile online.

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