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Ovarian Cancer Therapy – Innovative Models Prolong Survival

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Chiarimenti sul cancro ovarico ricorrente

I ricercatori europei hanno studiato l’eziologia molecolare delle recidive di cancro ovarico sieroso di alto grado (HGSOC), riuscendo a individuare nuovi biomarcatori della malattia e soluzioni innovative per ovviare al problema della farmacoresistenza.

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Il cancro ovarico epiteliale riguarda il 4 % delle morti per cancro ginecologico dei paesi sviluppati. Benché la maggior parte delle pazienti risponda inizialmente bene alla chirurgia e alla chemioterapia, la sopravvivenza a cinque anni è solo del 30 %, un dato che suggerisce che la causa delle recidive potrebbe essere dovuta a una piccola popolazione di cellule resistenti del tumore primario. Il progetto OCTIPS (Ovarian cancer therapy – Innovative models prolong survival), finanziato dall’UE, si è proposto di analizzare a livello molecolare il cancro ovarico ricorrente e resistente, raccogliendo i dati delle pazienti in due database online e i campioni delle coppie di tumori, quello primario e la recidiva, di quasi 150 donne. L’analisi genomica ha identificato regioni cromosomiche instabili dopo la terapia al platino ed è stato individuato uno score di platino predittivo della resistenza che includeva 13 regioni dei numeri di copie, tra cui MECOM, CCNE1 ed ERBB2. Per affrontare il problema della resistenza dei tumori, il team ha eseguito l’analisi molecolare, identificando la segnalazione mTOR tra i percorsi deregolati che potrebbero essere presi di mira dalla terapia. Gli scienziati hanno scoperto che nell’HGSOC ricorrente sono presenti due microRNA con espressione elevata e una protein chinasi dipendente dal DNA nucleare (DNA-PK), un enzima implicato nella riparazione del DNA. Un lavoro considerevole è stato dedicato allo sviluppo di modelli innovativi che riproducono fedelmente il processo di recidiva, tra cui xenotrapianti e linee cellulari con resistenza al platino. Un modello molecolare computazionale della recidiva dell’HGSOC ha facilitato l’identificazione dei possibili biomarcatori e la valutazione delle terapie candidate più promettenti, aiutando a identificare le interazioni letali sintetiche e le combinazioni farmacologiche e le loro modalità di utilizzo da parte dei diversi medicinali già impiegati nell’oncologia clinica. Il consorzio, inoltre, ha eseguito alcuni studi clinici per dimostrare l’utilizzo degli obiettivi molecolari convalidati e per testare le nuove combinazioni di farmaci. Nel complesso, il progetto OCTIPS ha fornito nuove informazioni sui percorsi funzionali e sulle molecole che potrebbero essere coinvolti nel cancro ovarico ricorrente. L’eterogeneità molecolare indica che per ottenere una terapia efficiente sarà necessario eseguire analisi personalizzate.

Parole chiave

Cancro ovarico, resistenza ai farmaci, terapia al platino, mTOR, microRNA, DNA-PK, studio clinico

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