Una coorte unificata migliora gli studi sulle radiazioni
Gli abitanti dei villaggi attorno al SNTS sono stati esposti a dosi variabili di radiazioni ionizzanti, di livello da moderato a basso. Finora, pochi studi hanno tentato di valutare i possibili effetti sulla salute di questa popolazione, ma i risultati sono stati contraddittori, forse a causa delle differenze nei metodi dosimetrici e nella selezione dei gruppi di controllo. Il progetto SEMI-NUC (Prospective cohort study of residents near the Semipalatinsk nuclear test site - Feasibility), finanziato dall’UE, ha valutato la fattibilità di costituire una coorte unificata per quantificare gli effetti dell’esposizione alle radiazioni ionizzanti. Il progetto ha riunito scienziati provenienti da Europa, Giappone e Kazakistan per avviare dei possibili studi di approfondimento a lungo termine allo scopo di determinare i potenziali effetti nocivi sulla salute derivanti dall’esposizione alle radiazioni. I partner del progetto hanno effettuato diverse visite al sito SNTS e hanno familiarizzato con un registro che include soggetti che hanno vissuto o continuano a vivere nelle aree contaminate dalla ricaduta radioattiva causata dai test delle bombe nucleari e anche i loro figli. I ricercatori hanno esaminato il registro per valutare i meccanismi di acquisizione dei dati, nonché la qualità delle informazioni sull’incidenza e sulla mortalità di malattie oncologiche e non oncologiche. Una relazione sull’unificazione della coorte è stata completata e due altre relazioni sui meccanismi di controllo della popolazione esposta e sull’accertamento degli esiti per la salute sono state preparate. Inoltre, sono stati valutati campioni biologici, come il sangue intero, il DNA delle persone esposte e della loro prole, i denti, nonché il loro possibile utilizzo in futuri studi. Sulla base di queste relazioni, i ricercatori sono stati in grado di fare delle raccomandazioni su quali esiti per la salute studiare, con un’enfasi particolare sul cancro della tiroide e sulle malattie non oncologiche. Vie di esposizione, meccanismi di formazione della dose cumulativa, informazioni necessarie per ricostruire la dose, rimanenti lacune e possibili soluzioni per risolverle sono stati riferiti in dettaglio. Inoltre, tre villaggi vicini al SNTS sono stati scelti allo scopo di convalidare le metodologie selezionate e di confrontare i risultati dei vari metodi per la ricostruzione della dose di radiazioni. Le attività di SEMI-NUC aiuteranno a ridurre la duplicazione degli sforzi e delle risorse e faciliteranno gli studi futuri, migliorando così la comprensione dei rischi per la salute associati con dosi basse e moderate continue di radiazioni. Per di più, una quantificazione migliorata dei rischi derivanti da dosi basse e prolungate aiuterà nella regolamentazione dell’esposizione dovuta a situazioni pianificate, esistenti o di emergenza come ad esempio Chernobyl e Fukushima. Essa servirà anche quale prezioso riferimento per prendere decisioni relative alla progettazione di programmi medici di controllo a lungo termine delle popolazioni colpite.
Parole chiave
Sito test nucleari Semipalatinsk, radiazione ionizzante, SEMI-NUC, esposizione radiazioni, cancro