L’UE standardizza i test sui rischi dei nanomateriali
I nanomateriali sono sulla scena da molti anni, e sempre più vengono applicati a numerosi settori che vanno dall’elettronica di consumo a biomedicina ed energia. Nonostante le loro proprietà uniche rispetto ai materiali più grandi, i loro effetti a lungo termine sulla salute umana e l’ambiente rimangono poco compresi. Inoltre sono state sollevate preoccupazioni circa la validità degli attuali sistemi di misura e test sulla tossicità delle nanoparticelle. Grazie al finanziamento dall’UE, l’ambizioso progetto NANOVALID (Development of reference methods for hazard identification, risk assessment and LCA of engineered nanomaterials) ha fatto grandi passi avanti per colmare questa lacuna. I partner del progetto hanno effettuato una serie completa di confronti condivisi tra i laboratori di procedure di misurazione, dispersione, etichettatura e controllo per misurare le proprietà che dipendono dalle dimensioni o gli effetti degli ENM su organismi, compreso l’uomo. Questi studi basati sul confronto hanno prodotto una varietà di protocolli di misurazione e controllo convalidati con un’elevata affidabilità, riproducibilità e precisione che hanno portato alla creazione di nuove procedure di funzionamento standard (standard operating proceduresm, SOP). Per rafforzare ulteriormente la validità, l’applicabilità e la solidità di questi metodi testati, il team ha condiviso i SOP stabiliti, compresi i SOP per le culture delle cellule e la sintesi di materiali di controllo con altri importanti progetti europei. Basandosi su metodi convalidati, gli studiosi hanno sviluppato metodi di riferimento e materiali di riferimento certificati. Sono stati sviluppati inoltre nuovi modelli di esposizione e attrezzature sperimentali per la simulazione e la generazione di concentrazioni di esposizione reali. In particolare i membri del team hanno sviluppato un nuovo nano-campionatore di gas caldo e un dispositivo di esposizione in tempo reale che combina analisi fisiche e biologiche delle particelle in sospensione nell’aria. In definitiva, NANOVALID ha offerto un contributo inestimabile alla standardizzazione delle procedure di verifica esistenti ideate per prevedere con precisione il rischio degli ENM durante la produzione, l’uso e l’eliminazione, suggerendo proposte di nuovi oggetti di lavoro (New Work Item Proposals, NWIP) per norme nuove o già esistenti nell’ambito di CEN/TC 352 e ISO/TC 229. Inoltre, i protocolli sviluppati e convalidati dovrebbero supportare gli scienziati e i progettisti dei materiali nella ricerca e nelle industrie per creare ENM innovativi e sicuri sin dalla progettazione. Ne trarranno vantaggio anche le aziende che commercializzano i nanomateriali, in termini di costi ridotti dovuti al design più sicuro, i produttori di oggetti che usano gli ENM a causa di una gestione più sicura, e infine i lavoratori, i consumatori e l’ambiente a causa del controllo più efficiente dell’esposizione e delle misure di protezione. Gli studiosi del progetto NANOVALID hanno pubblicato una guida pratica per la manipolazione sicura dei nanomateriali nei luoghi di lavoro che contiene un opuscolo, la presentazione degli studi sul campo e documenti generici a completo supporto della gestione e valutazione del rischio. La brochure fornisce strategie di sicurezza e misure di protezione per la gestione dei nanomateriali, nonché consigli per lo stoccaggio e lo smaltimento degli stessi, protezione da incendio ed esplosione, corsi di formazione e di istruzione e salute sul lavoro. Gli studi sul campo simulano differenti scenari di esposizione e comprendono descrizioni dettagliate di più misurazioni di esposizione presso laboratori e impianti pilota.
Parole chiave
Metodi di riferimento, nanomateriali ingegnerizzati, salute, NANOVALID, valutazione del rischio
