L’Iran e l’Occidente
La politica estera dell’Iran è stata a lungo fonte di preoccupazione per l’intera comunità internazionale. Le teorie delle relazioni internazionali non spiegano in modo esaustivo la posizione mutevole dell’Iran: a volte cooperativa, altre volte provocatoria. Il progetto NUCBURPOLITICS (Understanding Iran’s resumption of its nuclear program: The role of governmental politics), finanziato dall’UE, intendeva spiegare le dinamiche iraniane in materia. Lo studio ha analizzato l’idea che i cambiamenti della distribuzione dei poteri all’interno della politica iraniana potrebbero spiegare l’atteggiamento della politica estera dell’Iran. A tal fine, i ricercatori hanno analizzato la letteratura esistente sulle sanzioni internazionali e sulle implicazioni di tali misure per la politica estera iraniana, nonché sui cambi di rotta relativi ad alcune questioni politiche sia interne sia internazionali. Il team ha poi compilato dati dettagliati sulle negoziazioni in corso con l’Europa e gli Stati Uniti, basandosi quindi sulla teoria delle relazioni internazionali. I risultati indicano che le sanzioni internazionali hanno spinto l’Iran a negoziare. Tuttavia, le questioni iraniane di politica interna sembrano avere avuto un impatto minimo sulla politica estera della nazione. Inoltre, gli eventi internazionali e le dinamiche geopolitiche hanno influito sulla trattativa iraniana. Nello specifico, il gruppo di lavoro ha scoperto che le sanzioni attuate in ambito nucleare ed economico hanno registrato un forte impatto sulla politica estera dell’Iran. È stato inoltre scoperto che gli sviluppi internazionali, comprese le sanzioni, hanno influenzato in modo determinante le preferenze politiche all’interno della nazione. Allo stesso tempo, il progetto ha rivelato che le politiche attuate dal leader supremo Khamenei hanno contribuito a persuadere il paese al tavolo dei negoziati del 2015. La conclusione è stata quindi che lo scongelamento dei fondi e gli investimenti internazionali sosterranno molto probabilmente moderati e riformisti iraniani, conducendo infine alla creazione di uno Stato più liberale. Fondamentalmente, in virtù della sua vicinanza geografica, l’Europa trarrà maggiore beneficio rispetto agli Stati Uniti dall’intensificazione delle importazioni e dall’aumento del potere d’acquisto degli iraniani. La crescita di questo paese condurrà infine a un maggior controllo sugli alleati locali, tra cui Iraq, Siria e Yemen, mentre gli stati arabi sunniti tenteranno di contrastare l’ascesa iraniana. Seminari, iniziative accademiche e mass media hanno contribuito alla diffusione di queste scoperte. L’iniziativa NUCBURPOLITICS ha offerto una nuova prospettiva sui fattori politici e di altra natura che influenzano la politica estera iraniana. Il lavoro rappresenta un punto di partenza importante per la definizione dei rapporti internazionali con l’Iran.