Comprendere l’assistenza sessuale per i disabili
Negli ultimi anni, la sessualità delle PWD è stata formalmente inserita nell’agenda di lavoro dei diritti umani. Tuttavia, le ricerche hanno affrontato la questione in modo soltanto parziale, principalmente entro i limiti di un discorso medico, che non tiene conto di relazioni, identità, desideri o piacere. Il progetto SEXUAL ASSISTANCE (Commercial sex, ’sexual assistance’ and people with disabilities: A qualitative inquiry on Sweden, Britain, and Switzerland), finanziato dall’UE, ha esplorato queste prospettive ed esperienze. È stato adottato un metodo comparativo e diacronico, con l’inclusione di PWD e utilizzatori, non utilizzatori e potenziali utilizzatori di servizi correlati al sesso. Hanno partecipato allo studio anche i loro operatori d’assistenza, gli assistenti sessuali, accanto ad attivisti quali sessuologi, terapeuti e decisori politici. Sono stati analizzati i dibattiti pubblici a livello nazionale, per poter comprendere gli attuali atteggiamenti verso l’assistenza sessuale. La ricerca ha anche esaminato come si raggiunge la decisione di impegnarsi nell’assistenza sessuale, come vengono organizzati gli incontri e le riflessioni formulate dalle persone sulle loro esperienze. Sono state svolte conversazioni di vasta portata e a più riprese con 15 uomini e donne che operano come assistenti sessuali in Francia, Italia e Svizzera. Vi hanno partecipato le PWD che si avvalgono dei loro servizi e i sessuologi e i terapeuti che formano gli assistenti sessuali. Sono stati redatti pubblicazioni e articoli sui risultati preliminari e finali del progetto, che sono stati presentati in conferenze internazionali in varie parti d’Europa. Il lavoro ha contribuito a rafforzare collaborazioni internazionali e creare futuri progetti nel campo dell’assistenza sessuale.
Parole chiave
Assistenza sessuale, servizi correlati al sesso, persone con disabilità, diritti umani assistenti sessuali