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Technology Development of Remote Phosphor for Avionic Cockpit Displays

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Il debutto del fosforo remoto nei display dei sistemi avionici

Le tecnologie basate su diodi fotoemettitori (Light-Emitting Diode, LED) continuano a permeare il settore dell’illuminazione degli aeromobili, riuscendo a rispondere adeguatamente ai ferrei requisiti dell’industria aerospaziale in termini di sorgenti luminose a basso consumo, di piccole dimensioni e ad alta affidabilità. Un gruppo di ricercatori finanziati dall’UE ha ideato una nuova tecnologia in grado di garantire un miglioramento della qualità e della distribuzione delle luci LED nei display in cabina anche in condizioni di forte illuminazione.

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I sistemi avionici attualmente disponibili utilizzano una tecnologia basata su display a cristalli liquidi (Liquid Crystal Display, LCD) formati principalmente da due parti: un vetro a cristalli liquidi e una retroilluminazione (LED) che creano le condizioni luminose necessarie. Tuttavia, gran parte dei display LCD in circolazione presenta problemi di uniformità. Il progetto DERPHOSA (Technology development of remote phosphor for avionic cockpit displays), finanziato dall’UE, ha riunito quattro aziende europee allo scopo di sviluppare un nuovo concetto di retroilluminazione basato sull’impiego di fosforo remoto e in grado di offrire una soluzione semplificata con una resa più stabile in termini di colore. Il concetto di retroilluminazione avanzata basata su fosforo remoto rappresenta un’evoluzione degli attuali sistemi di retroilluminazione tricolore o a LED bianco. Un LED di colore blu illumina uno strato di fosforo fluorescente, convertendo la lunghezza d’onda blu in una luce bianca estremamente stabile e adattabile. Il fosforo viene quindi stratificato su un substrato separato dal chip a LED. Ciò consente di ridurre al minimo le perdite di reazione tra i fosfori e il chip a LED, garantendo una maggiore intensità luminosa e migliori prestazioni in termini di colori. Grazie alla sua capacità di eliminare il bisogno di sorgenti luminose multiple e di complesse strumentazioni elettroniche e software di controllo per la correzione delle differenze cromatiche, questa tecnologia consente di semplificare di gran lunga l’unità di retroilluminazione a LED, offrendo nel contempo una maggiore affidabilità e un abbattimento significativo dei costi di manutenzione. Le attività progettuali sono state incentrate principalmente sull’adattamento dei fosfori fluorescenti alla lunghezza d’onda della sorgente luminosa di pompa blu e sulla loro sintonizzazione sul filtro di colore LCD. I ricercatori hanno applicato il concetto di retroilluminazione basata su fosforo remoto ai sistemi di luce diretta e per l’illuminazione delle piste. Le prove di convalida dei nuovi display a un’altitudine di 10 km e in condizioni di forte illuminazione hanno dato esito positivo, offrendo migliori livelli di contrasto e di chiarezza rispetto alle tecnologie attualmente in circolazione. Oltre a offrire una migliore qualità delle immagini, la soluzione innovativa concepita nell’ambito dell’iniziativa DERPHOSA garantisce un maggiore livello di efficienza energetica e un peso ridotto rispetto ai sistemi di retroilluminazione tricolore o a LED bianco disponibili sul mercato. I risultati del progetto sono stati divulgati attraverso il sito web dell’iniziativa, nel corso di conferenze e tramite un sistema di newsletter. È inoltre disponibile un video del progetto qui.

Parole chiave

Fosforo remoto, avionica, LED, aeromobile, display in cabina, LCD, retroilluminazione

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