La scienza protagonista nei palinsesti televisivi
Mentre sta per iniziare la Settimana europea della scienza e della tecnologia, il Notiziario CORDIS ha raggiunto un organizzatore di uno dei progetti più entusiasmanti che verranno presentati nel corso della manifestazione, ossia la premiazione della fiction televisiva europea di ispirazione scientifica e tecnologica. Ad Andrew Kurzfeld, capo dell'unità "Comunicazioni" del Consiglio per i laboratori centrali dei Consigli delle ricerche (CCLRC) (Regno Unito), abbiamo chiesto come il progetto possa contribuire ad avvicinare la scienza al pubblico, specialmente ai giovani. Nell'intervista seguente, Kurzfeld spiega il fondamento di tale idea, il possibile sviluppo e il ruolo che egli svolge nell'ambito del progetto. Notiziario CORDIS: Potrebbe raccontarci come è nato il progetto e quali sono i suoi obiettivi? Andrew Kurzfeld: Il consorzio CASTED [Comunicazione della scienza e della tecnologia mediante la televisione e la fiction europea] ha cominciato seriamente la propria attività all'inizio di quest'anno, con un invito a presentare nuove idee per sceneggiature e candidature di eccellenza nella fiction televisiva ispirata ad argomenti scientifici. I cinque partner Omni Communications (OC), Communique PR (CP), EURO-MEI (EM), Euroscience (ES) e CCLRC (CC) hanno apportato al progetto una serie di abilità specifiche, per esempio l'esperienza in attività simili a livello nazionale (OC/CP), capacità di marketing e organizzazione degli eventi (CP/OC), ampi contatti con autori, produttori e canali televisivi europei (EM), esperienza nella gestione di progetti europei (CC), nonché contatti eccellenti con la comunità di ricerca scientifica e tecnologica (ES). Il progetto EuroPAWS [Programma europeo per la sensibilizzazione del pubblico nei confronti della scienza] rappresenta un'evoluzione naturale di UK PAWS, poiché applica, a un più ampio livello europeo, le stesse idee comprovate e le migliori prassi maturate nel contesto nazionale. I partner hanno già avuto esperienze lavorative in tutta Europa, per esempio nei progetti Leafon e AlphaGalileo, che hanno stimolato l'idea di estendere UK PAWS anche alla Settimana europea della scienza e della tecnologia. In generale, il progetto intende avvicinare gli autori televisivi ai temi scientifici e tecnologici, e aumentare la consapevolezza del potenziale insito nell'entusiasmo per la scoperta e le interazioni personali, nei conflitti, nei trionfi e nelle delusioni che caratterizzano le attività di RTD [ricerca, tecnologia e dimostrazione]. Mostrando i migliori esempi in tutta Europa, speriamo che altri Stati rivolgano la loro attenzione a programmi e temi sviluppati da un singolo paese, catalizzando l'interesse dei canali televisivi europei verso la realizzazione di buone fiction sull'argomento. Inoltre, vogliamo stimolare negli scienziati una maggiore consapevolezza verso i più ampi processi di comunicazione con il pubblico, e verso i benefici derivanti dalla partecipazione a tali attività. Notiziario CORDIS: Secondo Lei, come può il progetto EuroPAWS contribuire all'obiettivo della Commissione di avvicinare maggiormente scienza e società? AK: È fondamentale sapere che gli spettatori considerano molti programmi TV come un riflesso della vita in tutte le sue varie sfaccettature. Eppure, quante volte gli scienziati vengono rappresentati come persone normali, e la scienza come una disciplina "alla moda"? Dobbiamo abbandonare la solita immagine del ricercatore "chiuso nella sua torre d'avorio", e dimostrare che la scienza FA parte della società quotidiana. Per ottenere risultati soddisfacenti, dobbiamo coinvolgere il pubblico nella scienza, trasformandola in un normale argomento di conversazione per un'ampia cerchia di persone. E quale modo migliore di spingere il pubblico a parlare di scienza, se non quello di aver visto in televisione l'ultima fiction scientifica che ha catturato la sua immaginazione? Notiziario CORDIS: Secondo Lei, quali vantaggi offre la TV per la divulgazione delle informazioni sul progresso scientifico? AK: La TV è ancora il mezzo di comunicazione più importante, anche se sta crescendo la possibilità di trasmettere immagini in movimento su Internet. La TV raggiunge tutti i segmenti della popolazione europea e la fiction, assieme ai telegiornali, costituisce lo strumento determinante per comunicare la scienza a vaste audience. Inoltre gli sceneggiati fanno leva sulle emozioni e, quindi, possono coinvolgere tutte la fasce di pubblico, compresi i giovani, aiutandoli a identificare la scienza nelle sue componenti di entusiasmo, sfida e senso di appartenenza al genere umano. Una volta, una ricercatrice del JET [Joint European Torus] ha affermato che si provano sensazioni speciali quando si partecipa a un gruppo di lavoro internazionale con un obiettivo entusiasmante; e, infatti, proprio in quel gruppo ha conosciuto suo marito! Notiziario CORDIS: Quali sono i criteri ritenuti più importanti per la divulgazione di informazioni e notizie scientifiche (chiarezza, precisione, nuovi ambiti, praticità, ecc.)? AK: Alla televisione, spesso si citano tre criteri per raggiungere vaste audience con la scienza: rischio, denaro e vita quotidiana; una buona storia deve centrarne almeno uno. Non è una formula infallibile, ma un'indicazione utile. Chiarezza e precisione sono importanti, ma vengono dopo questi criteri principali. Inoltre, bisognerebbe fare leva su un'emozione; la grande scienza può incutere timore, la tecnologia altisonante può entusiasmare, ma le storie prese dalla vita quotidiana possono risvegliare l'interesse personale. Nonostante una notizia sia teoricamente "importante", deve comunque abbinare il suo contenuto a uno di questi criteri per imprimersi nella mente dello spettatore. Notiziario CORDIS: Come può la TV legarsi ad altri strumenti che aumentano la comprensione della scienza e della ricerca? È complementare o alternativa a queste forme diverse di comunicazione? AK: La TV è una grande fonte di motivazione. Nell'istruzione, per esempio, può ispirare gli studenti ad altre forme di impegno sia a livello scolastico, sia con l'apprendimento a distanza delle Open University. Può anche stimolare il pubblico all'uso di altri media, per esempio Internet. Noi la consideriamo un'interazione biunivoca; quotidiani, siti web, ecc. possono invitare gli utenti a guardare la TV; quest'ultima li può spingere a leggere o a visitare più siti. Inoltre, la TV costituisce un ottimo strumento per comunicare molte informazioni in poco tempo, evidenziando più tematiche contemporaneamente a livelli diversi. Abbiamo riscontrato che il pubblico guardava i documentari del CERN proprio in questo modo; uno spettatore generico non saprebbe cos'è un adrone, ma apprezzerebbe l'esistenza di una particella elementare tanto importante da motivare gli scienziati a proseguire gli "studi". La TV ha anche un valore di esperienza, perché viene trasmessa e programmata. Il sito web, quando non è dal vivo, è simile a un libro che va preso in mano e letto. In linea di massima, quindi, la TV risulta complementare a queste altre forme di comunicazione. Notiziario CORDIS: Secondo Lei, quale ruolo svolge la Commissione europea per facilitare l'uso dei media e migliorare la comprensione dell'ambito scientifico? In primo luogo, bisogna organizzare manifestazioni che attirino l'attenzione e che forniscano ai media materiale su cui lavorare. La Settimana europea della scienza e della tecnologia risponde a questi requisiti, infatti, le attività devono essere ampie e differenziate per avere l'impatto necessario in tutta Europa. La Commissione deve incoraggiare il pubblico a pensare a livello europeo, portando la scienza e la tecnologia in luoghi che, normalmente, non vi sono deputati. A tale scopo si potrebbero creare opportunità in sedi di grande richiamo, come il nostro festival di Parigi. Tutti vorrebbero visitare la Torre Eiffel. Oppure portare la scienza nei luoghi dell'arte, suscitando riflessioni con opere che abbiano valore sia artistico sia scientifico, in modo che l'argomento coinvolga pubblico nuovo. In secondo luogo, bisogna offrire finanziamenti per la coproduzione di importanti progetti televisivi. Uno dei partner CASTED ha cercato di ottenere fondi dalla Commissione europea per sviluppare la propria attività con una serie di trasmissioni sull'unico canale scientifico d'impronta europea, Einstein TV, ma sembra che non esistano linee di finanziamento a tale scopo. Per chi è in possesso di credenziali comprovate, consigliamo di semplificare al massimo le procedure di richiesta dei finanziamenti comunitari per progetti di comunicazione (proprio come noi sintetizziamo le descrizioni degli autori in 4 pagine più curriculum), e di tenere un fondo costantemente aperto, perché gli operatori dei media possano presentarsi senza troppe formalità, come nel programma Media per i Festival. In questo modo, i professionisti del settore potrebbero inserire nella loro programmazione le questioni relativamente "poco alla moda" di RST, anziché concentrarsi sulla consueta ricetta di delitti, medici e altri drammi sociali che accennerebbero solo sommariamente all'importanza della scienza e della tecnologia per la vita nel suo complesso. Bisogna essere disposti e capaci di sostenere tempestivamente le idee all'atto della loro nascita, assumendosi una certa dose di rischio. Non tutti i progetti funzioneranno ma, se non ci sono fallimenti, l'eccessiva sicurezza impedirebbe di riconoscere i grandi vincitori potenziali. La Commissione europea potrebbe agire in due direzioni: creare e sostenere manifestazioni ed occasioni quali punti focali e stimoli perché i comunicatori mettano in scena opere di grande ricaduta sul pubblico, nonché creare meccanismi di finanziamento semplici perché gli operatori dei media si assumano il rischio di promuovere tali iniziative a livello europeo.