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I ministri responsabili per la politica spaziale si riuniscono per decidere sui futuri programmi e stanziamenti

I ministri responsabili per le politiche spaziali dei 15 Stati membri dell'Agenzia spaziale europea (ESA) e del Canada, si riuniranno il 14 ed il 15 novembre ad Edimburgo (Scozia) per stabilire le prossime fasi dei progetti in corso, incluso Galileo, e per impegnarsi nei confr...

I ministri responsabili per le politiche spaziali dei 15 Stati membri dell'Agenzia spaziale europea (ESA) e del Canada, si riuniranno il 14 ed il 15 novembre ad Edimburgo (Scozia) per stabilire le prossime fasi dei progetti in corso, incluso Galileo, e per impegnarsi nei confronti di nuovi programmi. L'obiettivo della riunione del consiglio dell'ESA, è quello di attuare le politiche che consolideranno il coinvolgimento del settore pubblico nelle attività spaziali, orientandolo verso la giusta direzione. Il consiglio si propone anche di contribuire validamente a confermare il mandato conferito all'ESA per svilupparsi ulteriormente fino a diventare l'Agenzia spaziale dell'Unione europea. I programmi oggetto di dibattito nel corso delle riunioni, affrontano la fase di sviluppo e di convalida del sistema di navigazione satellitare Galileo, l'osservazione terrestre, la tecnologia delle telecomunicazioni, la Stazione spaziale internazionale (ISS), i razzi vettori ed il programma di esplorazione Aurora. Nel corso del convegno si definiranno anche i finanziamenti disponibili per il periodo 2002-2006. Durante gli anni '90, l'ammontare delle risorse era stato ridotto e l'attenzione si era concentrata su una maggiore efficienza nella gestione. Attualmente, si avverte tuttavia l'esigenza di un aumento di circa il quattro per cento nei prossimi cinque anni, al fine di assicurare un equilibrio fra attività di base e programmi opzionali. Il progetto Galileo, un'iniziativa congiunta tra la Commissione europea e l'ESA, rientra nell'ambito del programma opzionale dell'ESA per le telecomunicazioni. Si prevede che la fase di progettazione, di sviluppo e di convalida si svolgerà fra il 2001 ed il 2005. Il contributo dell'ESA per questa fase è di 550 milioni di euro, di cui 53 milioni sono già stati sottoscritti, rimettendo ai ministri la richiesta di 497 milioni di euro. Per lo stanziamento globale, che copre i costi aziendali ed amministrativi, le attività tecniche quali gli studi generici ed i programmi di ricerca nel settore tecnologico, l'ESA sta richiedendo ai ministri, per il periodo 2002-2006, una linea di credito pari a 919 milioni di euro (alle condizioni economiche vigenti nel 2001). La "pietra angolare" dei programmi dell'ESA è il programma "Science". L'ESA sta sollecitando un incremento dello stanziamento per i prossimi anni, nell'intento di assicurare che, secondo quanto affermato dalla stessa Agenzia, "la scienza continui ad essere l'alfiere dell'Europa in un ambiente competitivo globale, contribuisca alla società europea basata sulla conoscenza ed eserciti un ruolo strategico quale fonte di informazioni". I finanziamenti per i prossimi cinque anni sono destinati a coprire il sostentamento delle missioni scientifiche già avviate, le missioni scientifiche approvate e già in fase di sviluppo, le nuove missioni in corso di studio o che saranno selezionate e promosse nel periodo 2002-2006, nonché le nuove missioni già autorizzate, ma impossibili senza maggiori finanziamenti. I ministri dovrebbero impegnarsi a erogare un sussidio pari a 1945,1 milioni di euro, alle condizioni economiche del 2001. Essendo l'importo inferiore alla somma auspicata, l'ESA ritiene probabile che ciò potrà ostacolare la proposta missione di riutilizzo del collettore "Mars Express", prevista per il 2005, e causare ritardi per missioni quali "GAIA" e "Solar Orbiter".

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