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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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Un'eurodeputata raccomanda l'approvazione delle proposte sui brevetti, con alcuni emendamenti

In una relazione che sarà sottoposta al Parlamento europeo l'11 marzo, l'eurodeputata spagnola, nonché rappresentante della Commissione giuridica e per il mercato interno, Ana Palacio Vallelersundi raccomanderà l'approvazione, con alcuni emendamenti, delle proposte della Commi...

In una relazione che sarà sottoposta al Parlamento europeo l'11 marzo, l'eurodeputata spagnola, nonché rappresentante della Commissione giuridica e per il mercato interno, Ana Palacio Vallelersundi raccomanderà l'approvazione, con alcuni emendamenti, delle proposte della Commissione europea sul brevetto comunitario. Le questioni principali, che hanno finora impedito il raggiungimento di un accordo nel Consiglio dei Ministri, sono le lingue di lavoro, la giurisdizione da adottare ed il ruolo degli uffici brevetti nazionali rispetto all'Ufficio europeo dei brevetti (UEB). Sul tema della lingua, la commissione giuridica ha approvato la proposta dell'eurodeputata Palacio Vallelersundi che si debba seguire l'esempio della normativa comunitaria sui marchi registrati, in base alla quale le domande possono essere inoltrate in ciascuna delle lingue ufficiali della Comunità. Il richiedente dovrà però indicare altresì una seconda lingua, la lingua procedurale, da scegliere tra le seguenti cinque: inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo. Il richiedente accetterà l'uso di questa seconda lingua per i procedimenti (compresi i casi di opposizione, revoca o invalidità). Se la domanda verrà presentata in una lingua diversa dalle cinque indicate, l'UEB provvederà a farla tradurre nella lingua procedurale indicata dal richiedente. In merito alla giurisdizione, la commissione parlamentare suggerisce varie modifiche importanti alla proposta dell'Esecutivo. Laddove tale proposta attribuisce la competenza, sia in primo sia in secondo grado, ad un nuovo tribunale comunitario per la proprietà intellettuale, la commissione parlamentare preferirebbe che la competenza di prima istanza fosse fissata a livello nazionale, ricorrendo a tribunali nazionali con esperienza in materia di brevetti che agiscano in qualità di corti comunitarie per i brevetti, mentre sarebbe competente per il secondo grado la Camera europea per la proprietà intellettuale. La commissione parlamentare invita altresì la Commissione ed il Consiglio ad assicurare che gli uffici nazionali dei brevetti continuino a svolgere un ruolo importante nelle procedure relative al brevetto comunitario. In particolare, gli eurodeputati hanno sottolineato che l'UEB dovrebbe poter richiedere agli uffici nazionali di presentare i rapporti di ricerca su un numero limitato di richieste di brevetto, a condizione di soddisfare i criteri di qualità preventivamente concordati. La commissione parlamentare afferma che si dovrebbe porre in atto anche un sistema di controllo qualità, sotto l'autorità della Commissione europea in collaborazione con l'UEB.

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