I meteoriti, che permettono all’uomo comune di studiare lo spazio, svelano il passato della Terra
I micrometeoriti che sono sopravvissuti alla discesa attraverso l’atmosfera forniscono informazioni su dimensioni, composizione e fonte della polvere cosmica che giunge sulla Terra. Le dimensioni delle singole particelle variano tra 50 μm e 2 mm. Anche se esse sono interessanti, è la collezione nel suo insieme a fornire le più grandi conoscenze. Gli scienziati che lavorano sul progetto MICROMET (New insights on micrometeorites), finanziato dall’UE, si sono concentrati su collezioni provenienti dall’isola di Kwajalein nell’Oceano Pacifico e dal Polo sud. Dei metodi all’avanguardia sono stati usati per studiare queste rare collezioni e per determinare il flusso dei differenti tipi di micrometeoriti nel corso del tempo. I campioni provenienti dall’isola di Kwajalein comprendevano particelle non più grandi di goccioline di nebbia su filtri a membrana di policarbonato incisi con il laser. Queste erano state raccolte dall’atmosfera mediante un campionatore dell’aria ad alto volume. Gli scienziati hanno separato le sferule cosmiche con determinate dimensioni per studiarle mediante microscopi elettronici a scansione. Nello specifico, tutte le particelle più grandi di 10 μm sono state studiate, e parecchie di esse hanno mostrato morfologia superficiale, struttura interna e composizione chimica coerenti con le sferule cosmiche. Queste caratteristiche hanno consentito agli scienziati di identificare la maggior parte dei micrometeoriti senza effettuare analisi degli elementi in tracce e degli isotopi. Particelle simili sono state trovate nelle collezioni provenienti dai pozzi per l’acqua nel Polo sud in numeri estremamente piccoli. Grazie a un metodo di raccolta ben calibrato, basandosi su questa grande quantità di sferule cosmiche, gli scienziati possono adesso determinare in che modo il flusso di micrometeoriti varia con il tempo. Circa il 90 % dei micrometeoriti che cadono dallo spazio si vaporizza mentre attraversa l’atmosfera della Terra, producendo le scintille che si vedono durante le piogge meteoriche. Della piccola porzione che è giunta fino al suolo, gli scienziati hanno raccolto dei campioni che potrebbero non essere rappresentativi della polvere spaziale. Il problema è che quanto più gli scienziati si spingono nel passato, e tanto più difficile diventa trovare dei micrometeoriti ben conservati. Ciononostante, il progetto MICROMET ha offerto una visuale unica della storia cosmica.
Parole chiave
Micrometeoriti, polvere cosmica, Kwajalein, Polo sud, sferule cosmiche