European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-01-01

Article available in the following languages:

Il Parlamento europeo delinea il regime linguistico per il brevetto comunitario

Secondo il Parlamento europeo, che il 10 aprile ha adottato una relazione dell'eurodeputata spagnola Ana Palacio sull'argomento, si dovrebbero adottare per il brevetto comunitario le stesse disposizioni linguistiche già vigenti per il marchio comunitario. Sulla base dell'emen...

Secondo il Parlamento europeo, che il 10 aprile ha adottato una relazione dell'eurodeputata spagnola Ana Palacio sull'argomento, si dovrebbero adottare per il brevetto comunitario le stesse disposizioni linguistiche già vigenti per il marchio comunitario. Sulla base dell'emendamento, le richieste di brevetto possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell'Unione europea, ma i richiedenti devono indicare una seconda lingua "procedurale" scelta tra cinque possibilità (inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano). Ciò costituisce una leggera differenza rispetto alla proposta della Commissione di limitare a tre il numero delle lingue procedurali (inglese, francese e tedesco). La relazione dell'eurodeputata Palacio prende in esame anche gli altri due punti che hanno suscitato contrasti nella formulazione del brevetto comunitario: la giurisdizione ed il ruolo degli uffici brevetti nazionali. In merito alla prima, la relazione raccomanda di adottare un approccio decentralizzato, a differenza della raccomandazione della Commissione di istituire una nuova Corte comunitaria per la proprietà intellettuale per dirimere le controversie. Nelle cause in materia di brevetti, afferma la relazione, dovrebbero essere competenti in prima istanza i tribunali nazionali, riservando le sentenze di secondo grado alla Camera europea per la proprietà intellettuale, che sarà istituita in base alle disposizioni del Trattato di Nizza. In merito al ruolo degli uffici brevetti nazionali, la relazione del Parlamento non condivide la proposta della Commissione di attribuire un ruolo di primo piano all'Ufficio europeo dei brevetti (UEB) di Monaco (Germania). Il documento sostiene che gli uffici nazionali dispongono di numerose infrastrutture e competenze preziose, da non trascurare nell'istituzione del brevetto comunitario. Tale compito dovrebbe essere aperto agli uffici nazionali che desiderassero assolverlo, alle condizioni stabilite dalla Commissione e dall'UEB. Gli europarlamentari hanno approvato la relazione con 256 voti a favore e 187 contrari (e 95 astenuti). Il Parlamento ha però solo potere consultivo sulla proposta, che deve essere adottata all'unanimità dal Consiglio dei ministri.

Articoli correlati