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Nanofluidic Methods for Mapping Epigenetic and Genomic Variation

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DNA steso al massimo per il riconoscimento fotografico

I batteri Staphylococcus aureus resistenti alla meticillina (MRSA) sono una grave minaccia per molti pazienti, soprattutto negli ospedali. Procedure di rilevamento rapido per identificare MRSA sono essenziali per dedicare particolare attenzione a tali casi.

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Il progetto DNAMAP (Nanofluidic methods for mapping epigenetic and genomic variation) si è incentrato sulla mappatura ottica del DNA denaturato e colorato. Questa procedura di rilevamento del DNA, recentemente sviluppata, prevede l’introduzione del DNA in un sistema nanofluidico. La manipolazione e l’imaging che ne conseguono forniscono una mappa che è poi confrontata con un genoma di riferimento. Il lavoro del progetto ha studiato come utilizzare sistemi micro- e nanofluidici per la procedura di mappatura. Quando il sistema sarà ulteriormente automatizzato il rilevamento dei ceppi di MRSA sarà velocizzato e il costo della procedura potenzialmente ridotto. I ricercatori hanno studiato gli effetti della dimensione dei nanocanali. Inizialmente il team ha utilizzato nanocanali larghi e alti 150 nm per l’analisi del DNA. Ma una volta ridotti questi a 50nm, il DNA viene allungato all’85 % della sua lunghezza originale anziché al 50 %, migliorandone così l’imaging e la risoluzione. Inoltre l’inserimento di strutture d’imbocco intelligenti aiutava il DNA a passare da un microcanale (dove veniva avvolto) a un nanocanale in cui veniva steso. L’applicazione di potenziale elettrico a tutti i nanocanali accelerava il movimento del DNA. Sono stati esplorati nuovi approcci di micro- e nanofabbricazione inclusa la caratterizzazione, concentrandosi sopratutto sulla microscopia elettronica a scansione. Sistemi ottimizzati per fornire una camera bianca hanno visto la pianificazione di un dispositivo e la progettazione del processo. I ricercatori hanno lavorato anche a tecniche di etching (attacco chimico) a secco e bagnato, litografia a raggi di elettroni e collegamento dei dispositivi. Un programma per l’apprendimento, parte integrante di DNAMAP, si è occupato di tutti i processi di fabbricazione. Il corso si è inoltre occupato dei problemi che il progetto ha incontrato incluso l’aggrovigliamento del DNA isolato da cellule singole. DNAMAP ha costruito una piattaforma di conoscenze importante sul miglioramento dei metodi di rilevamento dell’MRSA. L’applicazione dei risultati della ricerca può essere estesa a molte altre procedure che comportano l’identificazione di DNA particolare.

Parole chiave

DNA, MRSA, identificazione, sistema nanofluidico, imaging

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