La ricerca più avanzata sull’organizzazione percettiva
Evidente in particolare nello studio del collegamento esistente tra l’organizzazione percettiva e le informazioni ottenute grazie ai movimenti oculari. Da tempo, infatti, lo studio delle rappresentazioni e dei metodi che sono alla base dell’organizzazione percettiva non registrava progressi significativi. Per queste ragioni, il progetto POEM (Perceptual organisation and eye movements), finanziato dall’UE, si è proposto di esaminare il collegamento tra l’organizzazione percettiva e i movimenti oculari. Per ottenere questo obiettivo, il team ha studiato i due fenomeni a tre livelli di elaborazione: esplicito, implicito e funzionale. I ricercatori hanno sviluppato una misura implicita del raggruppamento percettivo basata sulla saccade, utilizzando movimenti oculari diretti a un obiettivo e scoprendo che i movimenti oculari espliciti possono influire sul raggruppamento percettivo percepito. Specificamente, i risultati mostrano che le latenze saccadiche sono modificate implicitamente dall’ubicazione spaziale di un gruppo rispetto all’obiettivo. Due principi di raggruppamento, prossimità e buona continuazione, funzionano bene insieme ma non separatamente e la direzione orizzontale e verticale di un raggruppamento di punti può essere influenzata dalla direzione dei movimenti oculari volontari precedenti. I partner del progetto hanno inoltre studiato i movimenti oculari di fotografi esperti e principianti, allo scopo di individuare caratteristiche visive rilevanti per vari tipi di azioni di modifica delle fotografie, scoprendo che i modelli dei movimenti oculari dei due gruppi variano notevolmente durante queste attività. Allo scopo di sviluppare un software migliore, il team ha confrontato i punti di interesse basati sui movimenti oculari umani e quelli scelti da vari algoritmi computerizzati avanzati. Il progetto POEM ha dimostrato che i movimenti oculari codificano informazioni rilevanti ai fini dell’attività, un risultato molto promettente per fare nuova luce sul modo in cui il cervello trasforma l’input visivo della retina in oggetti coerenti.