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Prehistoric Transitions in the Mediterranean: Cultural and economic responses to climate change during the Mesolithic-Bronze Age

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Effetti economici e culturali del cambiamento climatico preistorico tra il Mesolitico e l’età del bronzo

I ricercatori hanno esaminato gli effetti di eventi climatici repentini sulle economie e sulla cultura preistoriche nel Mediterraneo integrando dati paleoambientali e testimonianze archeologiche.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Il progetto PRETM (Prehistoric transitions in the Mediterranean: Cultural and economic responses to climate change during the Mesolithic-Bronze Age), finanziato dall’UE, ha esplorato il bacino di Villena a causa della sua grande vicinanza a siti archeologici che vanno dal Mesolitico all’età del bronzo. Tre carotaggi sono stati effettuati nella laguna di Villena e uno nella Casa Corona, uno stagno in una depressione tra le dune. Analisi con indicatori multipli, delle dimensioni dei granelli, della suscettività magnetica e del polline hanno identificato 20 000 anni di storia dei complessi processi del bacino idrico e delle dinamiche della vegetazione. Essi erano associati con un clima variabile e con le attività umane, che si verificarono molto più tardi. I risultati hanno mostrato una grande sensibilità ai piccoli cambiamenti nel bilancio idrologico, che influivano sia sulla composizione della vegetazione circostante che sul biota del lago. All’inizio dell’Olocene un notevole aumento dell’umidità, come indicato dai risultati geochimici e minerali, avrebbe causato un aumento dell’apporto di sostanze nutrienti nel lago, causando delle fioriture algali. L’analisi della vegetazione ha mostrato un calo generale delle foreste di pino e un aumento dei boschi mesofili. Durante l’età Preboreale è stata registrata un’importante inversione, che sembra essere stata causata dall’erosione della linea di costa durante periodi di aridità variabile. Sono stati registrati diversi eventi di aridità, che produssero un profondo impatto sui cacciatori-raccoglitori che vivevano nella regione a quel tempo. In aggiunta alle fluttuazioni dell’aridità, circa 10 000 anni fa si verificò una generale tendenza verso una crescente secchezza, forse a causa di una crescente insolazione solare ed evaporazione. Questo processo potrebbe essere stato accelerato dall’arrivo dei primi agricoltori circa 7 500 anni calibrati prima del tempo presente. Gli aumenti nella fornitura di acqua di falda, in particolare tra 6 000 e 3 000 anni fa, potrebbero essere stati anche influenzati dal disboscamento antropico visto che l’ambiente circostante era diventato più secco. Anche la sensibilità dei laghi salati ai piccoli cambiamenti idrologici è stata evidenziata, mostrando che l’impatto umano produsse un effetto notevole. Questo fu particolarmente vero nei periodi più recenti, poiché il drenaggio del lago causò la completa scomparsa dei boschi e dell’ecosistema acquatico, oltre a un notevole aumento della boscaglia. Una perdita completa di habitat era correlata con un paesaggio maggiormente vulnerabile a erosione, inaridimento e incendi. Inoltre, il drenaggio influì sulla fornitura di acqua di falda e forse aumentò la precipitazione di sali, colpendo in tal modo il terreno adatto per l’agricoltura. I risultati di PRETM sono stati presentati a conferenze internazionali. Inoltre, due pubblicazioni che esaminano il valore socio-economico e ambientale stanno per essere completate. Comprendendo come gli ambienti hanno risposto al cambiamento climatico in passato, in aggiunta agli effetti dell’interazione umana, PRETM aiuterà a contribuire a migliori strategie di gestione in futuro.

Parole chiave

Cambiamento climatico, Mediterraneo, Mesolitico, età del bronzo, PRETM, attività umana, erosione

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