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Contenuto archiviato il 2024-05-27

Archaeology of the European Medieval Earthquakes<br/>(AD 1000 - 1550)

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Gli impatti dei terremoti in epoca medievale

Uno studio dell’attività sismica che colpì le comunità in tarda epoca medievale getta nuova luce sulle conseguenze fisiche, sociali ed economiche lasciate dai terremoti e dai fenomeni correlati.

Nel corso della storia, le catastrofi naturali hanno portato alla rovina di numerose comunità e hanno colpito le economie locali in modo drammatico. Il progetto ARMEDEA (Archaeology of the European Medieval Earthquakes, AD 1000-1550) si è concentrato sull’impatto di terremoti, tsunami e frane sulle zone urbane durante l’epoca medievale. Raccogliendo informazioni da diverse fonti, come gli edifici rimasti, la stratificazione del terreno e la ricerca paleo-ambientale, il progetto ha valutato il rischio sismico in epoca tardo-medievale e ha esaminato l’affidabilità dei relativi dati storici a disposizione. Questo ha comportato diversi casi di studio che hanno usato la telerilevazione e il lavoro sul campo, oltre a preparare un confronto incrociato e una valutazione delle “tattiche sensibili al rischio” usate dalle comunità tardo-medievali. I casi di studio sono stati fatti su regioni in Austria, Cipro, Italia, Portogallo e Spagna. Usando la tecnologia GIS per studiare la distribuzione geografica degli eventi sismici documentati, il team del progetto ha scoperto che l’Italia centrale e settentrionale, in particolare Bologna e Firenze, erano le regioni con più episodi documentati. Questo studio ha mostrato anche che una sismicità minore era registrata in Europa orientale e nel Mediterraneo orientale rispetto a quella verificatasi in realtà. L’analisi offre preziose informazioni riguardo alle ripercussioni di grandi terremoti sulle economie regionali e sugli atteggiamenti in generale delle comunità. Mostra anche in che modo questo influenzava la scelta di tattiche sensibili al rischio adottate dalle società del tardo Medioevo. I risultati di ARMEDA sono stati pubblicati in articoli accademici e su una prestigiosa pubblicazione archeologica. Essi mettono in luce l’adattabilità delle comunità medievali agli eventi sismici e ai disastri naturali a essi collegati, oltre a contribuire a mappare gli effetti economici a lungo termine. Oltre ad aiutarci a capire l’ascesa e il declino di molte comunità europee in un contesto storico, il lavoro del progetto potrebbe offrire preziose informazioni sulla resistenza degli edifici in futuro.

Parole chiave

Terremoto, medievale, rischio sismico, ARMEDEA, Medioevo

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