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Sphingolipid homeostasis: from basic biology to applications

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La rete formativa degli sfingolipidi

Gli sfingolipidi sono molecole molto versatili, che svolgano ruoli vitali come componenti strutturali di membrane cellulari e come molecole di trasduzione del segnale coinvolte in un’ampia varietà di processi fisio(pato)logici. È intensa la necessità di una regolazione precisa degli sfingolipidi, di fronte a squilibri che contribuiscono a disturbi neurodegenerativi, malattie metaboliche e farmacoresistenza nel cancro.

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Il progetto SPHINGONET (Sphingolipid homeostasis: from basic biology to applications), finanziato dall’UE, era una rete formativa iniziale che ha riunito competenze fornite dal mondo accademico e industriale, al fine di comprendere meglio il ruolo dei sfingolipidi in condizioni di salute e malattia. Si intendeva giungere a comprendere a fondo i meccanismi complessi e in gran parte ignoti alla base dell’omeostasi degli sfingolipidi, nonché la modalità di interconnessione delle vie di trasduzione del segnale. Si è proceduto ad affrontare lacune nelle conoscenze erogando la formazione a giovani scienziati, perché possano assumere un ruolo primario scoprendo le piene potenzialità regolatorie della rete di trasduzione del segnale degli sfingolipidi e traendo il massimo vantaggio dal suo utilizzo terapeutico. È stato creato un ambiente di ricerca interdisciplinare ad alta efficacia e rilevante dal punto di vista clinico, selezionando nove partner accademici all’avanguardia nel lavoro su sfingolipidi, biochimica e biologia dei sistemi, insieme a due PMI impegnate nella scoperta di farmaci. Il programma formativo ha previsto attività formative a livello di rete, progetti di ricerca “pratica” individuale e distacchi. I membri hanno partecipato a corsi pratici in cui sono state trattate tecnologie emergenti in campi come la scoperta di farmaci, la biologia, la proteomica, la lipidomica e la biologia dei sistemi. Sono stati anche organizzati laboratori di studio per lo sviluppo di carriera, per aiutare i ricercatori a prepararsi per future opportunità di carriera. Le attività di ricerca hanno riguardato l’identificazione dei meccanismi dell’omeostasi di sfingolipidi e il loro impatto sulla trasduzione del segnale e l’organizzazione delle cellule. Gli scienziati hanno anche indagato sulle vie cellulari di vie di sfingolipidi e più ampie opportunità di interventi terapeutici. SPHINGONET ha generato una serie di nozioni scientifiche importanti, tra cui l’identificazione della sfingosina come nuovo effettore dell’omeostasi del calcio lisosomiale e la convergenza meccanica nella malattia di Niemann-Pick di tipo C e nella malattia di Tangier. I ricercatori hanno anche identificato in due proteine mitocondriali possibili effettori nell’apoptosi mediata da ceramide e una nuova famiglia di proteine correlata al trasferimento di proteine ceramidi. Inoltre, è stato creato un vasto insieme set strumentale di lipidi funzionali, per manipolare intensamente la trasduzione del segnale degli sfingolipidi e mappare le interazioni tra sfingolipide e proteina. Sono stati sviluppati modelli per scoprire il meccanismo alla base della neurodegenerazione ed è stata costituita una piattaforma fosfoproteomica per identificare il cross-talk (interconnessione) tra trasduzioni del segnale di sfingolipidi e fosfoproteine nelle cellule sane e malate. SPHINGONET ha quindi contribuito alla formazione di giovani scienziati, consentendo loro di comprendere meglio processi in cui sono implicati sfingolipidi e di migliorare le loro prospettive di carriera.

Parole chiave

Sfingolipidi, SPHINGONET, omeostasi, apoptosi, fosfoproteomica

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