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La riduzione del divario di competenze nel settore delle TIC è la chiave per la costruzione della new economy

Esiste uno squilibrio nella diffusione e nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) in Europa e la sua diminuzione è la chiave per assicurare la forza dell'Europa nella new economy: è quanto ha dichiarato il commissario per l'Occupazione e gli affa...

Esiste uno squilibrio nella diffusione e nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) in Europa e la sua diminuzione è la chiave per assicurare la forza dell'Europa nella new economy: è quanto ha dichiarato il commissario per l'Occupazione e gli affari sociali Anna Diamantopoulou. In un intervento al vertice sulle competenze elettroniche a Copenaghen, il Commissario ha evidenziato le parti della società che vengono respinte in posizioni di arretratezza dal progresso della tecnologia, nonché delineato le priorità per cercare di ovviare al deficit di competenze che si è formato. "L'accesso ad Internet ha avuto una crescita dirompente in Europa, dal 18 per cento del 2000 a circa il 40 per cento attuale [...] ma se si guarda al di là delle cifre si nota che la diffusione è stata tutt'altro che omogenea e che esistono vaste lacune. La penetrazione di Internet mostra ancora una distribuzione non uniforme in Europa, con un netto scarto tra Nord e Sud, mentre la probabilità di disporre di un accesso alla rete è tre volte superiore tra i percettori di redditi alti". La Diamantopoulou ha esaminato altresì la scarsa presenza delle donne nei lavori di carattere tecnico e nei corsi d'istruzione, affermando che tali settori sono erroneamente considerati di pertinenza degli uomini e che di conseguenza sia le imprese sia la società stanno sprecando una risorsa preziosa. Inoltre, mentre quasi tutte le scuole dispongono ormai di collegamenti on line, il Commissario ha menzionato la necessità di un maggior numero di computer nella sfera dell'istruzione, di un uso più intenso di Internet durante l'insegnamento in aula e di migliore formazione tecnica per i docenti. Il Commissario ha fornito informazioni sui diversi programmi attualmente in corso che puntano ad affrontare tali questioni. Ha ricordato ai delegati che la Commissione investirà 12 miliardi di euro in sei anni nello sviluppo di strategie di apprendimento permanente, nel tentativo di affrontare il "divario digitale". Tra i provvedimenti mirati a promuovere la mobilità dei lavoratori del settore delle TIC rientrano un migliore sistema di riconoscimento delle qualifiche nell'UE, un sito web dedicato alle informazioni per la mobilità, nonché l'introduzione di una tessera di assicurazione sanitaria europea che sostituirà il sistema dei modelli E111. La Diamantopoulou ha auspicato che tali politiche sostengano l'apprendimento e l'acquisizione di competenze nell'economia elettronica europea senza distinzione di età, sesso, origine o provenienza etnica, ma ha altresì sottolineato l'importanza della cooperazione in tale processo: "Tutte queste iniziative si basano sul partenariato. L'agenda dedicata alle competenze elettroniche ed alla formazione è una sfida che deve essere condivisa da tutti: governi, autorità regionali e locali, datori di lavoro, sindacati ed individui".

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