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LEarning of Archaeology through Presence

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Un’esperienza virtuale per il nostro patrimonio culturale

L’archeologia virtuale è un campo ben avviato che si colloca al crocevia tra il patrimonio culturale e le tecnologie digitali. Un team internazionale si è dedicato alla progettazione e alla valutazione di un nuovo tipo di esperienza mediata dalla realtà virtuale volta al potenziamento della conoscenza, della rilevanza sociale e della fruizione del patrimonio culturale archeologico.

Il concetto di presenza culturale, una nozione relativamente nuova nell’area dell’interazione uomo-computer (Human-Computer Interaction, HCI), promuove il progresso nel campo dell’archeologia virtuale sfruttando il carattere interattivo della realtà virtuale. Il progetto LEAP (Learning of Archaeology through Presence) ha riunito team di ricerca specializzati nel settore dell’archeologia, delle scienze cognitive e della HCI, allo scopo di sviluppare il concetto di presenza culturale in un quadro concettuale e tecnologico innovativo per l’archeologia virtuale. A tal fine, i ricercatori hanno creato e perfezionato fondamenta teoriche e metodologiche basate su una nuova comprensione della presenza culturale. Successivamente, hanno ideato e implementato ÇH3D, un’esperienza mediata dalla realtà virtuale dell’insediamento neolitico di Çatalhöyük, in Turchia. Dopo essere stato proclamato patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 2012, questo sito archeologico è divenuto un punto di riferimento sia per la comunità di esperti sia per i non addetti ai lavori. Il fatto di richiedere solo attrezzature leggere, fa di ÇH3D una tecnologia estremamente mobile, che offre contemporaneamente due differenti modalità di visualizzazione (immersiva e basata su schermate), in grado di aumentare la flessibilità in relazione al pubblico di riferimento e agli ambienti. Il modello si presenta in sei diverse versioni, che consentono di visualizzare elementi architettonici, oggetti, zone cliccabili, personaggi fermi, scene e narrazioni. L’esperienza utente consiste in un viaggio di un giorno nell’insediamento di Çatalhöyük di 9 000 anni fa, durante il quale è possibile esplorare cinque punti di interesse predefiniti in ciascuna versione: due all’interno di un’abitazione e tre in vari punti dell’insediamento. Il gruppo di lavoro ha infine valutato l’impatto cognitivo, emotivo ed educativo della tecnologia ÇH3D, attraverso il coinvolgimento di 85 partecipanti (esperti e non, nella fascia di età compresa tra i 12 e gli 80 anni, con vari livelli di abilità tecnologiche e di interesse nel patrimonio culturale), che hanno compilato un questionario sulla presenza culturale redatto appositamente per il progetto. I risultati dell’iniziativa hanno fornito dati statistici sui fattori alla base della presenza culturale e sulla sua correlazione positiva (ma non lineare) con l’apprendimento. Il progetto LEAP propone un nuovo modello di esperienza mediata dalla realtà virtuale che consente agli utenti di “vivere” e di comprendere meglio le società del passato attraverso ricostruzioni virtuali archeologiche. D’altro canto, l’iniziativa promuove la conoscenza scientifica in vari domini e i suoi metodi transdisciplinari potrebbero trasformarsi in strumenti di riferimento per il settore sia dell’archeologia virtuale sia dell’interazione uomo-computer.

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