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La Commissione apprezza con "riserva" il sì dell'Europarlamento alla normativa in campo farmaceutico

La Commissione ha apprezzato la decisione del Parlamento europeo di adottare nuove proposte per la legislazione comunitaria in campo farmaceutico, ma "si rammarica" del rifiuto degli europarlamentari di approvare un elemento chiave del documento. Durante la sessione plenaria ...

La Commissione ha apprezzato la decisione del Parlamento europeo di adottare nuove proposte per la legislazione comunitaria in campo farmaceutico, ma "si rammarica" del rifiuto degli europarlamentari di approvare un elemento chiave del documento. Durante la sessione plenaria tenutasi a Strasburgo il 23 ottobre, gli eurodeputati hanno approvato le proposte presentando una serie di emendamenti. Con uno di questi, è stata respinta la proposta della Commissione che prevedeva il lancio di un programma sperimentale in base al quale i produttori avrebbero potuto fornire ai pazienti informazioni autorizzate sui nuovi farmaci per il trattamento di patologie come l'AIDS, l'asma e il diabete. In passato gli europarlamentari avevano già espresso il timore che un'iniziativa di questo tipo avrebbe condotto alla sponsorizzazione dei farmaci, così come accade negli Stati Uniti. Nella sua risposta alla decisione del Parlamento, il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha affermato: "Sono lieto della decisione assunta oggi dal Parlamento europeo poiché ci avvicina all'approvazione finale di tutto il pacchetto di riforme. Mi rammarico, tuttavia, del fatto che [il Parlamento] abbia respinto la nostra proposta di consentire ai pazienti affetti da AIDS, asma o diabete di ottenere informazioni sui farmaci utilizzati per il trattamento di tali malattie, direttamente dalle case farmaceutiche che li producono". Il Commissario ha aggiunto: "La nostra proposta non consentirebbe la sponsorizzazione non richiesta di tali medicinali, [ma] garantirebbe a tutti i pazienti europei la possibilità di soddisfare l'elevata richiesta di informazioni per di più corrette, appropriate e autorizzate dall'Agenzia europea di valutazione dei medicinali". La Commissione ha inserito tale proposta poiché ritiene che il proliferare delle informazioni sui farmaci provenienti dagli Stati Uniti e disponibili su Internet stia diventando un problema, considerato che alcuni medicinali hanno la stessa denominazione di altri in Europa, pur non essendo identici. Inoltre, molte delle informazioni utili sono disponibili in inglese, ma non nelle altre lingue europee. Per quanto concerne la protezione dei brevetti, gli eurodeputati hanno condiviso la posizione della Commissione, la quale ritiene che dieci anni siano un periodo di tempo sufficiente per consentire agli innovatori in campo farmaceutico di remunerare gli investimenti sostenuti per la ricerca e sviluppo, trascorsi i quali, anche altre società saranno libere di produrre farmaci generici più economici a beneficio di tutti i cittadini. Entrambe le istituzioni considerano tale proposta il giusto equilibrio fra la promozione dell'innovazione e la competitività dell'industria farmaceutica, e l'offerta del miglior rapporto costi-benefici al paziente. Tuttavia, è stato previsto che, in circostanze particolari, sarà possibile prorogare tale periodo di un anno. In un'altra sezione delle proposte legislative, il Parlamento ha aperto la strada alla definizione di una nuova procedura di autorizzazione centralizzata per i farmaci, facente capo all'Agenzia europea di valutazione dei medicinali (EMEA). A tal proposito, tuttavia, sono stati presentati alcuni emendamenti, compresa la richiesta di un maggior accesso dei consumatori alle informazioni sui nuovi farmaci. In base alla procedura di codecisione, la proposta, ed i relativi emendamenti avanzati dal Parlamento, verrà discussa ad una riunione del Consiglio dei ministri, i quali cercheranno di elaborare un compromesso che Commissione e Parlamento siano in grado di accettare. Liikanen è apparso ottimista circa la possibilità di raggiungere un compromesso nei prossimi mesi ed ha affermato: "Sono ansioso di portare avanti le discussioni con gli Stati membri e il Parlamento europeo su tale argomento e spero che riusciremo a raggiungere un accordo".

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