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Il telescopio Hubble permette di osservare la prima evaporazione di un pianeta extrasolare

Utilizzando il telescopio spaziale Hubble, un gruppo di astronomi europei ha osservato, per la prima volta, l'evaporazione di un pianeta. Tale fenomeno si verifica quando un pianeta percorre un'orbita troppo vicina attorno alla sua stella madre. Scoperto nel 1999, l'HD 20945...

Utilizzando il telescopio spaziale Hubble, un gruppo di astronomi europei ha osservato, per la prima volta, l'evaporazione di un pianeta. Tale fenomeno si verifica quando un pianeta percorre un'orbita troppo vicina attorno alla sua stella madre. Scoperto nel 1999, l'HD 209458b è uno dei cento pianeti extrasolari scoperti a tutt'oggi, meglio noti come "hot Jupiter", che ruotano attorno a stelle diverse dal Sole. Si ritiene che il 15 per cento di questi pianeti percorra un'orbita troppo vicina alla propria stella. Il pianeta HD 209458b dista solamente sette milioni di chilometri dalla sua stella, attorno alla quale orbita in soli tre giorni e mezzo. Basti pensare che Giove, il pianeta gigante gassoso del nostro sistema solare a cui esso viene paragonato, percorre la sua orbita ad una distanza di ben 780 milioni di chilometri dal Sole. Secondo gli astronomi, la massa di idrogeno che avvolge il pianeta sta gradualmente evaporando a causa della vicinanza alla stella. "L'atmosfera si riscalda, l'idrogeno sfugge all'attrazione gravitazionale del pianeta e viene respinto dalla luce della stella, sfumando in un'ampia coda dietro al pianeta, proprio come una cometa", spiega Alain Lecavelier des Etangs dell'Istituto di astrofisica di Parigi. Secondo i calcoli degli scienziati, dal pianeta evaporano circa 10.000 tonnellate di idrogeno al secondo. "Siamo rimasti stupiti nell'osservare che l'atmosfera d'idrogeno di questo pianeta si estende per oltre 200.000 chilometri", ha affermato Alfred Vidal Madjar del Centro di ricerca nazionale francese (CNRS), coordinatore del team. Ciò potrebbe spiegare l'assenza di pianeti extrasolari entro un raggio di sette milioni di chilometri dalle rispettive stelle. Di conseguenza, gli scienziati prevedono che il pianeta sia destinato a scomparire, lasciando dietro di sé solo un nucleo denso. Lo studio dei pianeti extrasolari è reso difficile dalla luce abbagliante emanata dalle stelle madri. Gli scienziati, infatti, sono riusciti ad osservare il pianeta HD 209458b durante un'eclissi di tre ore. L'Agenzia spaziale europea (ESA) continuerà a studiare questi "hot Jupiter" attraverso diverse iniziative scientifiche, fra cui la missione Eddington, il cui lancio è previsto nel 2007.

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