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Contenuto archiviato il 2024-05-27
Testing population hiatuses in the Late Pleistocene of Central Iberia: a geoarchaeological approach

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Sono rimasti o se ne sono andati? Spaccature nelle popolazioni nel Pleistocene superiore

Per molti anni gli scienziati hanno ipotizzato che si sia verificata una spaccatura nella popolazione nell’Iberia centrale durante l’ultima glaciazione, a causa delle dure condizioni ambientali e climatiche nelle aree montane dell’altopiano spagnolo. In seguito alla ricerca nella regione, un team di scienziati finanziato dall’UE ha rivalutato questa convinzione.

Il progetto HIATUS LPLEIS IBERIA (Testing population hiatuses in the Late Pleistocene of Central Iberia: a geoarchaeological approach) ha analizzato l’interazione tra gli antichi uomini e il loro ambiente da circa 60 000 a 20 000 anni fa. In base a modelli consolidati, l’insediamento umano permanente della regione sarebbe stato possibile solo alla fine dell’ultimo massimo glaciale dopo il ritiro del ghiaccio. Tuttavia, questa teoria è messa in questione in seguito a recenti dati provenienti dalle pendici del sud-est delle montagne della Catena iberica centrale. I partner del progetto ritengono che il nuovo campo di lavoro indichi che i modelli tradizionali sono stati polarizzati da una mancanza di ricerca sull’interno dell’Iberia, rispetto alle regioni costiere della penisola. Pertanto, hanno effettuato studi sul campo e di laboratorio su tre siti del paleolitico situati nel nord-ovest della provincia spagnola di Guadalajara. Ciò ha comportato l’uso di tecniche interdisciplinari come la geoarcheologia ad alta risoluzione, la tecnologia litica e la datazione cronometrica. I risultati hanno dimostrato che i tre siti contengono depositi geoarcheologici principalmente in loco e hanno registrato la presenza di Neanderthal e l’occupazione di umani anatomicamente moderni. Le prove di polline, carbone, micromammiferi (come topi) e fitoliti hanno fornito dati di valore inestimabile per lo studio ambientale e climatico della zona. In aggiunta, le analisi palinologiche della microfauna hanno portato a marcatori accurati dei possibili rifugi ecologici, mentre resti di animali e artefatti di pietra hanno rivelato interessanti strategie di sussistenza. I ricercatori hanno inoltre scoperto l’uso di profonde grotte dall’uomo di Neanderthal per attività specifiche, e la presenza di produzione specializzata di quarzo. HIATUS LPLEIS IBERIA ha accresciuto le conoscenze delle dinamiche della popolazione e delle interazioni tra uomo e ambiente nella zona centrale dell’Iberia durante il periodo del Pleistocene superiore. I risultati innovativi hanno incluso la rivalutazione della convinzione che la regione fosse spopolata durante il il Pleniglaciale superiore e della fine della sopravvivenza dell’uomo di Neanderthal tardo a sud del bacino dell’Ebro.

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