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The interplay between innate immunity and RNA interference in mammals

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L’immunità basata sull’RNA nei mammiferi

Nella complessa situazione che si verifica in seguito a un’infezione virale, i sistemi di difesa immunitaria dell’organismo ospite e di controdifesa da parte del virus sono già ben conosciuti. I ricercatori dell’UE hanno identificato un antico sistema antivirale nei mammiferi, preservato nonostante l’evoluzione di modi più sofisticati per contrastare gli attacchi virali.

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Le piante e gli invertebrati si difendono dai virus tramite il meccanismo chiamato interferenza dell’RNA (RNAi), attivato dall’RNA a doppio filamento lungo o a coppie base generato durante l’infezione. Come controdifesa, i virus producono soppressori virali dell’RNAi chiamati VSR. Nei vertebrati, gli RNA virali inducono molti tipi di risposte di difesa, tra cui il sistema dell’interferone di tipo I (IFN). L’esistenza del sistema RNAi è un argomento dibattuto da molto tempo e il progetto RNAI VS IFN (The interplay between innate immunity and RNA interference in mammals) ha studiato le cellule dei topi per individuare RNAi funzionalmente attivi, con l’obiettivo di scoprire gli ambienti molecolari che potrebbero indurre o sopprimere l’RNAi eventualmente presente. Il lavoro condotto si basava su una ricerca precedente svolta dal team, basata su cellule di topo infettate con il virus Encephalomyocarditis. I risultati principali hanno mostrato che l’RNAi antivirale opera nelle cellule indifferenziate ma che cessa la sua funzione in seguito alla differenziazione. I ricercatori RNAI VS IFN hanno utilizzato cellule mancanti di IFN per verificare se la risposta IFN maschera gli RNAi. Considerata la loro difettosità nella risposta IFN, le cellule embrionali di topo hanno rivelato RNAi attivato da dsRNA lungo. I risultati dimostrano che il dsRNAi (RNAi mediato da dsRNA lungo) è presente e attivo nelle cellule differenziate dei mammiferi e che si basa su parti specifiche del percorso dell’RNAi. Il sistema, tuttavia, viene inibito o mascherato dal percorso IFN. Il lavoro ha mostrato inoltre che il dsRNAi vaccina specificamente le cellule dalle successive infezioni di virus contenenti sequenze omologhe o, in altre parole, che condividono la stessa origine. I dati suggeriscono che il sistema RNAi è stato preservato durante l’evoluzione dell’immunità dei vertebrati nei mammiferi e che, come tale, questo meccanismo di difesa ancestrale potrebbe fornire ai ricercatori nuove informazioni in vista dello sviluppo di vaccini e farmaci contro le malattie virali.

Parole chiave

Mammiferi, virus, RNAi, interferone di tipo I, RNAI VS IFN

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