L'accesso aperto sarebbe finanziariamente svantaggioso per le università, afferma un ministro britannico
Il sistema di accesso aperto alle ricerche pubblicate, di cui è sostenitore il comitato ad hoc del parlamento britannico per la scienza e la tecnologia, sarebbe costoso sia per le università che per il governo, afferma il ministro per la scienza Lord Sainsbury. Il comitato ha propugnato la libera disponibilità nelle biblioteche e le università dei risultati scientifici delle ricerche, sostenendo che nel sistema attuale le biblioteche e le altre istituzioni con bilanci limitati stanno lottando per pagare costosi abbonamenti a editori scientifici i cui margini di profitto sono eccezionalmente elevati se confrontati con quelli dell'industria editoriale in generale. Il 1° dicembre, nel corso di una interrogazione parlamentare, Lord Sainsbury ha affermato che il sistema proposto dal comitato andrebbe a detrimento delle università. Il 10% circa del costo delle pubblicazioni viene attualmente sostenuto dal settore privato mediante abbonamento, ha detto, mentre in un sistema di accesso aperto tutti i costi dovrebbero essere sostenuti dal governo e dalle università. 'Il sistema alternativo sarebbe veramente più economico per le università e i ricercatori? Non c'è nessuna prova a sostegno di questa tesi, e in effetti è quasi certamente vero il contrario', avrebbe sostenuto il ministro. Il Wellcome Trust, un grande organismo di finanziamento britannico, starebbe pensando di chiedere ai beneficiari dei suoi finanziamenti di usare parte dei fondi ricevuti per sostenere i costi di pubblicazione, mettendo così gratuitamente a disposizione delle biblioteche i risultati ottenuti.
Paesi
Regno Unito