Il ministro slovacco auspica un'economia della conoscenza
L'attuale vantaggio competitivo della Slovacchia si deve ai suoi bassi costi e ad una produzione efficiente. Ma l'economia si avvicina a quella del resto dell'UE, e i vantaggi saranno presto persi. Il governo slovacco vuole che il paese si prepari a questo momento, e si sta quindi impegnando già da adesso per dar vita a una economia della conoscenza, ha spiegato il vice primo ministro slovacco Pál Csáky nel suo intervento del 17 gennaio in Bulgaria. 'Entro dieci anni, molti investitori che guardano a una produzione economica a grande scala e a scarso valore aggiunto cominceranno probabilmente a lasciare la Slovacchia per spostarsi più ad est. Se vogliamo che la qualità di vita nel nostro paese continui a migliorare, dobbiamo avere ben chiaro il problema e cominciare a risolverlo sin da adesso', ha detto Csáky. Il paese ha quindi sviluppato una strategia nazionale di Lisbona, concentrandosi su quattro aree che considera fondamentali: risorse umane e istruzione; società dell'informazione; clima imprenditoriale; scienza, ricerca e innovazione. '[L]a nostra crescita economica deve fondarsi sull'abilità degli slovacchi di lavorare con nuove informazioni per generare nuove conoscenze e metterle in pratica', ha sostenuto Csáky. Le scuole e le università slovacche stanno conoscendo riforme coerenti con questi obiettivi. Le università debbono aumentare le capacità e migliorare la qualità, ritiene Csáky. Debbono inoltre adattarsi per rispondere alle necessità dell'apprendimento durante l'intero arco della vita e per funzionare come centri di ricerca di livello internazionale, ha concluso il ministro.
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Slovacchia