La Commissione adotta la seconda relazione sulle invenzioni biotecnologiche
La Commissione europea ha adottato una relazione sugli sviluppi nel diritto dei brevetti e sulle implicazioni per la biotecnologia e l'ingegneria genetica. La relazione, dal titolo "Sviluppi e implicazioni del diritto dei brevetti nel settore della biotecnologia e dell�ingegneria genetica" si concentra sui brevetti concernenti sequenze genetiche e sulla brevettabilità delle invenzioni che coinvolgono le cellule staminali. Il documento è la seconda relazione al Parlamento europeo e al Consiglio, in conformità dell'articolo 16, lettera c), della direttiva 98/44/CE sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Descrive i principali sviluppi in relazione ai brevetti su sequenze genetiche e alla brevettabilità delle cellule staminali di embrione umane a partire dalla prima relazione adottata nell'ottobre 2002. Per quanto riguarda le sequenze genetiche, la relazione valuta le varie considerazioni e - dopo aver indicato che la Commissione non intende per il momento pronunciarsi sulla validità del recepimento effettuato in base alla scelta tra un ambito di protezione classico o uno limitato delle sequenze genetiche - conclude che non sussistono ragioni obiettive per limitare la protezione tradizionale concessa alle invenzioni. La Commissione propone di verificare se le eventuali divergenze tra le legislazioni degli Stati membri producono conseguenze e ha avviato uno studio che analizza la portata della brevettabilità del DNA umano in Europa e le sue potenziali ripercussioni sulla ricerca e l�innovazione. La situazione relativa alla brevettabilità delle invenzioni riguardanti le cellule staminali è complessa. Le cellule staminali totipotenti - quelle in grado di dare origine ad un essere umano - sono escluse dalla brevettabilità per motivi di rispetto della dignità umana, come previsto nella direttiva. Per quanto riguarda la brevettabilità delle invenzione riguardanti le cellule staminali embrionali pluripotenti - quelle che possono svilupparsi in altri tipi di cellule ma che non sono in grado di dare origine ad un essere umano - la relazione conclude che sarebbe prematuro giungere ad una conclusione definitiva o introdurre una maggiore armonizzazione in questo campo. La Commissione propone dunque di seguire gli sviluppi in questo settore e ha avviato uno studio relativo agli aspetti etici e giuridici della brevettabilità delle cellule staminali. Il Commissario europeo per il Mercato interno e i servizi Charlie McCreevy ha commentato: "Il campo della ricerca biotecnologica si sta sviluppando rapidamente. È importante che l'UE continui a seguire da vicino gli sviluppi nel diritto dei brevetti in quest'area così complessa e sensibile". Il contenuto della relazione è basato su un'analisi delle disposizioni della direttiva e dei lavori preparatori, delle argomentazioni dettagliate contenute nella sentenza della Corte di giustizia del 9 ottobre 2001 (causa C-377/98) e del lavoro di un gruppo di esperti indipendenti creato nel 2002 per fornire consulenze alla Commissione. Solo quattro Stati membri non hanno ancora recepito la direttiva: Italia, Lussemburgo, Lettonia e Lituania.