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La Corte di giustizia europea respinge il ricorso della Francia contro la normativa sulla sperimentazione animale

La Corte di giustizia europea (CGE) ha respinto il ricorso della Francia contro il divieto progressivo di sperimentazioni animali per l'elaborazione di cosmetici e la loro immissione sul mercato. Approvata dal Parlamento europeo nel gennaio del 2003, la direttiva 2003/15/CE ...

La Corte di giustizia europea (CGE) ha respinto il ricorso della Francia contro il divieto progressivo di sperimentazioni animali per l'elaborazione di cosmetici e la loro immissione sul mercato. Approvata dal Parlamento europeo nel gennaio del 2003, la direttiva 2003/15/CE prevede che gli Stati membri vietino progressivamente l'immissione in commercio di prodotti cosmetici quando tali prodotti o i loro ingredienti siano stati oggetto di sperimentazione animale. Essi dovranno altresì proibire la realizzazione di sperimentazioni animali relative ai detti prodotti o ingredienti. La direttiva ha peraltro sostituito una precedente direttiva che vietava l'immissione in commercio di tali prodotti. La Francia ha chiesto l'annullamento dei divieti, sostenendo che essi violerebbero il principio della certezza del diritto. Non ha tuttavia chiesto l'annullamento della disposizione abrogativa del divieto precedente. La CGE, che ha respinto il ricorso della Francia, ha dichiarato: "La Corte di giustizia rammenta, anzitutto, che l'annullamento parziale di un atto comunitario è possibile solamente quando gli elementi di cui sia chiesto l'annullamento siano separabili dal resto dell'atto e che tale requisito non è soddisfatto quando l'annullamento parziale richiesto avrebbe come effetto di modificare la sostanza dell'atto. Nella specie, la Corte ritiene che l'annullamento della sola disposizione impugnata, lasciando sopravvivere quella abrogativa del divieto precedente, modificherebbe sostanzialmente le disposizioni in materia di sperimentazione animale per l'elaborazione di prodotti cosmetici". La CGE ha inoltre precisato che entrambe le disposizioni perseguono l'obiettivo dell'eliminazione della sperimentazione animale diretta all'elaborazione di prodotti cosmetici e che l'introduzione dei nuovi divieti e l'abrogazione dei precedenti costituiscono un tutt'uno indissociabile. "La Corte afferma quindi, in conclusione, che l'annullamento parziale richiesto è impossibile e dichiara il ricorso irricevibile", conclude una dichiarazione della CGE.

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