Il commissario Hübner sollecita l'impiego di una quota rilevante dei Fondi strutturali a favore di ricerca e innovazione
Il commissario per la politica regionale, Danuta Hübner, ha sollecitato gli Stati membri e le regioni dell'UE a dedicare "in futuro una quota rilevante delle risorse dei Fondi strutturali [�] a favore della ricerca e dell'innovazione". Intervenendo a una conferenza in Slovacchia sui Fondi strutturali e il sostegno per la ricerca e lo sviluppo, il commissario Hübner ha descritto ricerca e sviluppo (R&S) come gli strumenti per apportare cambiamenti duraturi nelle economie delle regioni europee svantaggiate, e ha fatto presente che fra il 2000 e il 2006 sono stati spesi quasi dieci miliardi di euro dei Fondi strutturali per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione. "Siamo decisi a progredire ulteriormente nel prossimo periodo di programmazione", ha affermato il commissario. "Se vogliamo davvero raggiungere gli obiettivi di Lisbona e tradurre in realtà il potenziale di tutte le regioni d'Europa, dobbiamo superare una situazione che vede il 25 per cento degli investimenti in R&S soltanto in otto regioni. I Fondi strutturali offrono l'opportunità di compiere questo passo in avanti". Se, da una parte, la ricerca dettata dalla curiosità è importante per produrre benefici economici a lungo termine, il commissario Hübner ha sottolineato che i Fondi strutturali devono migliorare il rendimento economico delle regioni a breve e medio termine. "Vi incoraggio quindi a guardare la R&S nel contesto dell'innovazione e di concentrare i Fondi strutturali sugli investimenti in tale settore che daranno concreti dividendi economici". A tale fine occorre che i responsabili politici regionali e nazionali decidano esattamente come usare i Fondi strutturali per promuovere future attività di ricerca e di innovazione, ha aggiunto il commissario, sollecitando a formulare strategie che permettano agli attori della ricerca del settore pubblico e privato di sfruttare appieno le opportunità disponibili. "Potete apprendere dall'esperienza di altri Stati membri", ha affermato il commissario Hübner, "L'UE ha promosso lo sviluppo di molti strumenti [�], dai quali è possibile attingere per sviluppare la strategia futura per ricerca e innovazione. Il vostro obiettivo è quello di adottare strategie adatte alla situazione di ogni regione, che corrispondano alle esigenze e al potenziale di sviluppo economico, soprattutto ai bisogni delle piccole e medie imprese". Il commissario ha poi collocato il sostegno finanziario alla ricerca e innovazione nel suo più ampio contesto strategico, descrivendolo come solo uno degli elementi del processo di conoscenza che porta a risultati commerciali. Tale sostegno è inoltre necessario allo sviluppo del giusto mélange di capacità fra le regioni, così come adeguati servizi di sostegno alle imprese sono necessari alla creazione di legami pratici fra ricerca e industria. "È fondamentale collegare e formare reti regionali fra autorità pubbliche, grandi e piccole imprese, istituti universitari e di ricerca", ha aggiunto il commissario. "[L']esperienza dimostra che la ricerca richiedere una massa critica di persone che si scambino le idee e condividano talora strutture costose. [�] Sono perciò necessari i raggruppamenti". Danuta Hübner ha sottolineato che occorre pervenire a una soluzione rapida dei negoziati sul bilancio dell'UE, affinché i nuovi programmi per i Fondi strutturali siano pronti per essere attuati dal 1° gennaio 2007. Il commissario riconosce che nel "contesto teso" dei negoziati sul bilancio vi è la tendenza di alcune parti a considerare i Fondi strutturali come un "mero meccanismo di ridistribuzione delle entrate", ma ha ribadito che "niente è più lontano dalla verità". I Fondi strutturali, ha concluso il commissario, "non sono sovvenzioni che alimentano la dipendenza; sono invece strumenti atti a trasformare l'economia di una regione in modo duraturo, permettendo a quest'ultima di prendere atto del proprio potenziale e dei propri benefici sia per i cittadini che per l'intera UE [�] e vi esorto a sfruttare pienamente le opportunità eccezionali offerte".