Nuovo test di screening per la trombosi in pazienti affetti da lupus
I pazienti affetti da LES, una malattia autoimmune, sono ad alto rischio di sviluppare trombosi, una complicanza potenzialmente letale del LES. L’identificazione accurata di questi pazienti è essenziale per garantire i benefici ottimali dalle misure preventive per arrestare la coagulazione del sangue e la trombosi mediante profilassi anticoagulante, grazie a un migliore rapporto rischio/beneficio. Il LES è caratterizzato dalla produzione di anticorpi anti-nucleari e da un’estesa infiammazione tissutale. Gli eventi trombotici aumentano significativamente i costi sanitari in quanto includono costi diretti per interventi e costi di riabilitazione. Inoltre, si stima che i costi medi totali per la profilassi siano di quattro volte inferiori rispetto alla gestione degli eventi trombotici. I metodi di test attuali non riescono a valutare accuratamente i rischi per la trombosi da LES in questi pazienti. Applicando la propria esperienza unica nell’analisi funzionale del plasma sanguigno e dei componenti cellulari, il laboratorio olandese Good Biomarker Sciences (GBS)(si apre in una nuova finestra) ha sviluppato ThromboSLE, un test innovativo per valutare il rischio di trombosi in caso di LES con elevata sensibilità e specificità. Tra gli obiettivi del progetto ThromboSLE c’era anche quello di valutare la fattibilità tecnica di questo approccio metodologico. Rilevamento del rischio di trombosi nei pazienti affetti da LES ThromboSLE consentirà una valutazione del rischio più accurata degli episodi trombotici che potrebbero verificarsi nei soggetti affetti da LES. «Il nostro obiettivo era quello di studiare la relazione tra autoanticorpi circolanti e fattore tissutale, una proteina coinvolta nella coagulazione, come marcatore indicativo di elevata incidenza di rischio di trombosi in pazienti con lupus», spiega il dott. Tasev, coordinatore del progetto ThromboSLE. Il team ha lavorato allo sviluppo di un test che genera fattore tissutale in risposta a fattori di innesco trombogenici, ovvero stimoli che provocano la trombosi. «Uno dei principali ostacoli che abbiamo incontrato è stata l’interferenza della coagulazione con la nostra analisi a valle del materiale raccolto», aggiunge Tasev. Il gruppo di ricerca è stato in grado di eliminare l’interferenza coagulativa, sebbene ciò abbia ridotto la sensibilità delle cellule agli stimoli esterni (materiale del paziente) che potevano generare fattore tissutale. Altro obiettivo del progetto era quello di stabilire una buona comunicazione con i principali opinion leader (KOL) nel settore del lupus per espandere le loro capacità di acquisizione del limitato materiale sui pazienti. Diversi KOL hanno supportato ThromboSLE inviando materiale sui pazienti per i test, mentre altri hanno espresso la volontà di partecipare allo sviluppo futuro del test e alla sua convalida clinica. Previsione degli eventi trombotici - Costi ridotti e vantaggi finanziari Oltre a ridurre la morbilità e la mortalità dovute alle complicanze legate alla trombosi, ThromboSLE può ridurre significativamente i costi sanitari. Si apre così una forte opportunità di business per GBS, che mira a offrire il test agli ospedali che trattano e monitorano i pazienti affetti da LES in Europa e nel mondo. Lo sfruttamento commerciale del prodotto diagnostico avrà un impatto sostanziale su GBS in termini di crescita aziendale e strategia commerciale. «Continueremo con i test sul materiale dei pazienti privo di fattori di coagulazione e con la convalida dei nostri risultati in un’altra linea di cellule reporter che simula da vicino i meccanismi in vivo della trombosi nei pazienti affetti da lupus», conclude Tasev. GBS si propone di condurre uno studio di fattibilità per la verifica finale degli aspetti tecnologici, nonché della redditività economica del prodotto. I membri di ThromboSLE intendono offrire questo test come servizio basato sul laboratorio centralizzato di GBS. Con 160 000 pazienti affetti da LES nel mercato di riferimento dell’Europa occidentale, le previsioni GBS indicano la possibilità di generare profitti cumulati di 6,6 milioni di euro dalle vendite di ThromboSLE entro il 2025.