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La comunicazione scientifica "è più di una priorità, è un obbligo", sostiene Potocnik

Il 14 novembre scorso, durante il discorso di apertura alla seconda conferenza annuale "Communicating European Research" di Bruxelles, il Commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha promesso un "cambiamento fondamentale nel modo di comunicare la scienza a livello...

Il 14 novembre scorso, durante il discorso di apertura alla seconda conferenza annuale "Communicating European Research" di Bruxelles, il Commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha promesso un "cambiamento fondamentale nel modo di comunicare la scienza a livello europeo". Alla manifestazione, che mira a esplorare il modo in cui la scienza possa, e il motivo per cui debba, raggiungere un pubblico più vasto erano presenti circa 3.000 persone fra ricercatori, giornalisti e responsabili politici. "La ricerca ha il potenziale per affrontare e rispondere alle esigenze e alle preoccupazioni incalzanti della società", ha dichiarato il Commissario Potocnik. "Pertanto la comunicazione sulle attività di ricerca e l'impegno nei confronti del pubblico è più di una priorità. È un obbligo [�] poiché la ricerca ha un impatto quotidiano su tutti i cittadini europei in conseguenza delle scelte compiute e delle politiche definite". Tuttavia, con un 40 per cento della popolazione europea che sostiene di non leggere quasi mai articoli su argomenti scientifici perché non si interessa ai temi trattati o non li capisce, il Commissario sa di avere davanti a sé un compito difficile. "Occorre affrontare la sempre maggiore indifferenza dei giovani verso la scienza [�] e il divario crescente fra chi ha e chi non ha accesso alla conoscenza", ha proseguito. Parte della risposta, ha affermato Potocnik, sta nell'ascoltare i cittadini europei e nel rispondere alle loro preoccupazioni. "Dobbiamo aiutare i ricercatori a rendere la scienza più interessante; dobbiamo spiegare la scienza in termini chiari e comprensibili, e dimostrare i risultati della scienza, il suo impiego e l'impatto sulla vita di tutti i giorni". Per raggiungere tale obiettivo sono necessari due ingredienti fondamentali: un maggiore riconoscimento pubblico del ruolo dei ricercatori nella società e la volontà da parte dei ricercatori di acquisire le capacità comunicative essenziali per informare la società delle loro scoperte. Il Commissario ha citato iniziative quali la recente "Notte dei ricercatori europei" come una delle possibilità per conseguire entrambi gli obiettivi. Mentre i ricercatori e i cittadini sono rispettivamente la fonte e il pubblico destinatario della comunicazione scientifica, i mezzi di comunicazione svolgono un ruolo intermediario cruciale. Tuttavia, secondo il Commissario, parlare di ricerca è un compito difficile per i giornalisti. "Non solo devono familiarizzarsi con il contenuto scientifico e verificarlo, ma devono anche tradurlo per il pubblico", ha affermato. I ricercatori, al contempo, sono spesso restii a trattare con i mezzi di comunicazione a causa della tendenza a semplificare eccessivamente gli argomenti. Da parte sua la Commissione intende affrontare le questioni di comunicazione in maniera più strategica in tutti gli ambiti di ricerca, al fine di massimalizzarne l'impatto. "Sette cittadini comunitari su dieci si informano principalmente attraverso la televisione. Occorre dunque fare un uso migliore di questo mezzo, e stiamo prendendo in considerazione la possibilità di investire in coproduzioni audiovisive che possano essere successivamente utilizzate nelle diverse forme di distribuzione da parte dei mass media a livello nazionale e locale", ha reso noto Potocnik. Il Commissario ha citato la radio quale strumento dal grande potenziale per raggiungere le persone nella vita quotidiana, affermando che sarebbe pertanto un altro elemento della strategia della Commissione. "Al fine di avvicinare i mezzi di comunicazione alla scienza, stiamo anche studiando un sistema per favorire la formazione dei giornalisti sulle questioni scientifiche europee", ha aggiunto. L Infine Potocnik ha fatto riferimento alle nuove tecnologie, in particolare a due portali Internet che sono al servizio di oltre 250.000 utenti - CORDIS, che nell'ambito della conferenza celebra il suo quindicesimo anniversario, ed Europa. "Stiamo progettando la creazione di un portale scientifico unico ", ha reso noto il Commissario, "che ottimizzerà i contenuti rendendoli più interessanti e di più facile accesso". "Ovviamente non ho tutte le risposte. Anzi, uno dei principali scopi della conferenza, forse il più importante, è di conoscere il vostro punto di vista sul nostro obiettivo di introdurre un cambiamento fondamentale nel modo in cui si forniscono informazioni scientifiche a livello europeo", ha concluso Janez Potocnik. "Cerchiamo di concludere questa conferenza con un senso di appartenenza ad una comunità e un'unità di intenti. [�] Facciamo della scienza la materia più amata a scuola, l'argomento più discusso a cena, il titolo più stimolante sulle prime pagine dei giornali".

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