Accrescere l'impatto di COST attraverso la concorrenza
Il programma comunitario COST (cooperazione europea nel campo della ricerca scientifica e tecnica), una delle più antiche organizzazioni che sostengono la ricerca europea, intende avviare riforme con lo scopo di rendere più competitivo il processo di finanziamento. Il nuovo direttore di COST, Martin Grabert, spera di abbattere le barriere esistenti e di creare sinergie. COST è un'azione intergovernativa a sostegno della messa in rete di progetti finanziati a livello nazionale. A tal fine promuove riunioni di gestione nel settore della scienza, workshop e seminari scientifici, missioni scientifiche di breve durata, corsi di formazione e conferenze sulla ricerca, valutazioni, studi e diffusione di informazioni. Il programma è aperto a tutti gli Stati membri dell'UE, nonché ai paesi candidati e all'Islanda, la Norvegia, la Svizzera, la Serbia e Montenegro, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e a Israele. Anche le persone provenienti dai paesi limitrofi, in particolare dagli Stati situati ad est dell'UE e dal Mediterraneo, possono beneficiare dei finanziamenti COST. La decisione di modificare gli ambiti scientifici nei quali opera COST è di fondamentale importanza, in particolare se si tiene presente che è la prima volta in 35 anni che ciò accade. Tale decisione è stata presa alla fine di novembre. I settori comprendono ora le bioscienze molecolari, le foreste e i loro prodotti, i materiali, la scienza del sistema terrestre, la cultura e la salute. In un'intervista rilasciata al Notiziario CORDIS, il dott. Grabert ha dichiarato che la ristrutturazione dei settori ha lo scopo di incoraggiare nuovi destinatari a usufruire del programma COST. Anche i comitati istituiti per ciascun settore dovranno rinnovarsi e accoglieranno nuovi membri, preferibilmente giovani con idee nuove. COST desidera inoltre fornire maggiore assistenza ai giovani ricercatori rispetto a quanto è avvenuto in passato. Il dott. Grabert spera che stimolando questi ultimi a partecipare in particolare al programma COST, si verifichi un aumento della concorrenza relativa ai finanziamenti disponibili, che porti ad un miglioramento della qualità delle proposte. Secondo il dott. Grabert, sebbene il tasso di successo in termini di approvazione delle proposte di finanziamento sia stato finora del 100 per cento, la tendenza è destinata a cambiare, e in meglio. Egli ha dichiarato: "In passato la procedura di accesso non era veramente aperta perché le informazioni passavano di bocca in bocca. Ora vogliamo andare avanti. Vogliamo un approccio più competitivo". Nel marzo 2006 sarà pubblicato un bando di gara e renderemo pubblici i nuovi criteri di selezione che sono attualmente in fase di elaborazione. Ai giovani ricercatori che hanno recentemente partecipato al programma comunitario Marie Curie, COST potrà risultare particolarmente utile, e lo stesso vale per i giovani ricercatori che desiderano interagire maggiormente con un tutore. Per il dott. Grabert la missione di COST consiste nel colmare le lacune esistenti nei programmi quadro per la ricerca della Commissione europea. La Commissione possiede il proprio "strumento di attivazione", il programma Marie Curie, "ma è estremamente difficile per i giovani ricercatori, titolari di un dottorato, accedere a programmi di finanziamento dopo aver partecipato a Marie Curie", sostiene il dott. Grabert, "Il CER [Consiglio europeo della ricerca] esaminerà anche il curriculum dei candidati e si concentrerà sulla loro eccellenza. Tuttavia occorre generare eccellenza", aggiunge. "Noi sosteniamo le persone che mirano all'eccellenza". Il dott. Grabert ribadisce inoltre che, in tale ambito, COST sostiene attivamente la creazione di uno Spazio europeo della ricerca (SER) e contribuisce al raggiungimento dell'obiettivo di Lisbona che consiste nel rendere l'economia europea la più competitiva del mondo entro il 2010. I mezzi di cui dispone COST sono tuttavia limitati. Attualmente finanzia circa 200 iniziative all'anno e riceve i fondi dalla Commissione attraverso i programmi quadro. Per questo motivo il dott. Gravert spera che venga concluso rapidamente un accordo sul bilancio relativo al Settimo programma quadro (7PQ) in seguito a un "compromesso più costruttivo sulle prospettive finanziarie". Secondo lui il segretariato di COST dispone di validi argomenti per condurre un dibattito strutturato con la Commissione al fine di intensificare il sostegno che esso può offrire. Basandosi su dati realistici, egli ritiene che nell'ambito del 7PQ, COST potrà finanziare ogni anno dalle 250 alle 270 azioni. In passato la visibilità di COST era limitata, indubbiamente a causa dei mezzi ridotti di cui disponeva. Tuttavia il programma ha già ottenuto concretamente una serie di successi. Per esempio, negli ultimi sette-otto anni, i trasporti pubblici sono diventati accessibili ai disabili che utilizzano carrozzelle e sedie a rotelle. L'accessibilità raggiunta deriva da un'azione COST in cui ricerca e industria hanno collaborato nella definizione delle norme. Anche il Centro europeo per la previsione meteorologica a medio termine (European centre for medium range weather forecasts, ECMWF), con sede a Reading (Regno Unito), è il risultato di un'azione COST e ha recentemente festeggiato il suo trentesimo anniversario. Oltre alla ristrutturazione interna, l'unità di sostegno di COST si è trasferita dalla DG Ricerca della Commissione alla Fondazione europea della scienza (FES). COST è una "creatura strana" e la sua struttura intergovernativa non si adattava completamente a quella della Commissione. Grazie alle nuove ambizioni e alla nuova struttura, COST riuscirà ad accrescere la propria visibilità e a condividere maggiormente con la più ampia comunità scientifica europea i progetti coronati da successo. È solo questione di tempo.