Il completamento delle trattative tecniche dà il via libera a ITER
L'11 febbraio esperti tecnici e giuridici hanno ultimato il progetto di accordi internazionali che disciplineranno la gestione del "reattore termonucleare sperimentale internazionale" (ITER), rendendo più vicina la realizzazione di questa opera del valore di dieci miliardi di euro. Il prossimo passo sarà la stesura del progetto di accordi, unitamente agli allegati ed alla documentazione associata che in seguito saranno approvati dai responsabili dei negoziati di ciascuna parte interessata: UE, USA, Giappone, Corea, Russia, Cina e India. Successivamente l'accordo sarà sottoposto all'approvazione ministeriale e al processo di ratifica. I lavori potrebbero essere avviati in estate. La riunione conclusiva ha ottenuto il consenso sull'eliminazione dell'unico ostacolo ancora presente per giungere ad un accordo, costituito principalmente da questioni organizzative e manageriali. L'obiettivo di ITER è dimostrare la fattibilità scientifica della fusione, riproducendo le reazioni che generano l'energia del Sole e cioè utilizzare la fissione degli atomi mediante il riscaldamento dell'idrogeno fino a 100 milioni di gradi centigradi. Il reattore produrrà 500 MW di energia da fusione con impulsi di almeno 400 secondi. La fusione nucleare incontra il favore di molti quale soluzione alle limitate fonti energetiche tradizionali della Terra. Se si otterranno i risultati sperati, ITER consentirà la produzione di quantità illimitate di energia economica e pulita, senza il problema dei rifiuti radioattivi prodotti dai reattori della fissione nucleare oggi al centro di molte controversie. Il reattore sarà costruito a Cadarache nel sud della Francia.